Ecco come funziona la tecnologia ESA – Publimetro Chile

Sembra che la comunità dedita all’esplorazione spaziale stia attraversando un momento di particolare fissazione su Giove e le sue lune che sarebbero piene d’acqua. Abbiamo l’esempio più recente qui ora con l’astronave JUICE (Esploratore delle lune ghiacciate di Giove), che ha intrapreso una missione cruciale un anno fa e si sta avvicinando a raggiungere la sua destinazione per entrare nella storia con un atto devastante: esplorare le lune ghiacciate di Giove, Ganimede, Callisto ed Europa per vedere se nasconde sotto la sua superficie torrenti d’acqua.

Poche ore fa abbiamo condiviso la folle storia dei sudditi del VASO con la sua nave Europa Clipper e come arriveranno anche sulla luna di questo pianeta che si chiama come il vecchio continente, un continente con una trascrizione della parola acqua in centinaia di lingue.

Consigliato

Veicolo spaziale Europa Clipper | Immagine: NASA.

Da una tale prospettiva, chiunque crederebbe che questo progetto radar sia sulla navicella spaziale SUCCO Sarebbe anche scritto dall’agenzia spaziale anglosassone. E invece no, in realtà è un’iniziativa promossa da anni dall’Associazione ESA, l’Agenzia spaziale europea.

Perché JUICE dell’ESA vuole trovare acqua su Giove

Secondo un rapporto della stessa ESA, Giove, Ganimede, Callisto ed Europa sono lune considerate possibili candidate ad ospitare acqua in forma liquida sotto la loro superficie ghiacciata, il che significa che, in misura maggiore o minore, potrebbero avere le condizioni per la vita. come lo conosciamo da allora SUCCO essere uno strumento primario per determinarlo.

Tuttavia, studiare questi “oceani nascosti” rappresenta una sfida considerevole, non solo a causa della distanza delle lune di Giove dalla Terra. Terra ma anche a causa degli spessi strati di ghiaccio che ricoprono ogni cosa e impediscono agli scienziati di esplorare direttamente l’intera composizione dell’ambiente.

Giove e la nave Juice QUELLO

È qui che entra in gioco il radar che penetra il ghiaccio. RIME (Radar per l’esplorazione della Luna ghiacciata) un sofisticato strumento complementare che consentirà a JUICE di “vedere” attraverso il ghiaccio e studiare la struttura e la composizione degli oceani sotterranei.

IL Dott.ssa Elena Pettinelli, scienziato di Istituto Nazionale di Astrofisica d’Italia e leader del team RIME, è impegnato da molti anni nello sviluppo di radar per l’esplorazione spaziale e ci sottolinea, in dichiarazioni per EurekaAlert, l’importanza di questa tecnologia per comprendere la distribuzione dell’acqua nel sistema solare:

“C’è molta più acqua di quanto pensassimo 20 o 30 anni fa, ed è davvero interessante usare questa tecnica per cercare di capire dove potrebbe essere l’acqua.”

RIME di JUICE per Giove non è il primo del suo genere

Tutto questo parlare della nave e del radar sembra roba da fantascienza, ma in realtà RIME non è il primo radar utilizzato per esplorare i corpi celesti. In effetti, la sua tecnologia si basa su quella utilizzata molto tempo fa nelle missioni precedenti come la Esperimento Apollo Lunar Sounder, che è stato testato sulla Luna durante la missione Apollo 17, e il Orbiter da ricognizione su Marteche scoprì l’acqua liquida al polo sud di Marte.

Il radar farà i primi passi per determinare la profondità, la salinità e la composizione chimica delle possibili formazioni d’acqua che potrebbero trovarsi sotto le lune di Giove.

Ma onestamente, finora tutto è una grande incognita che non sarà risolta finché non inizieremo i test.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

-

NEXT 5 giochi tipo Stardew Valley per cellulari Android