Il manager de La Tasca Suprema si difende dalle critiche feroci dei rivali

Il manager de La Tasca Suprema si difende dalle critiche feroci dei rivali
Il manager de La Tasca Suprema si difende dalle critiche feroci dei rivali

IL battaglia al ristorante del centenario Tasca Suprema arriva al momento chiave, il suo servizio. Alejandro comincia a tirare fuori dal piatto la zuppa, le verdure e la carne. Il titolare dell’Albor critica il brodo che è parecchio “sporco”. Dalla cucina sentono il commento e il direttore e i cuochi restano stupiti nel sentirlo.

Chicote chiede a Borja della zuppa e, nonostante quel primo parere, lui afferma: “È perfettoè la zuppa di mia nonna.” Ainhoa ​​e Miguel dicono che la carne è secca e che tutto è molto bollito. Tra i fornelli, il gestore dell’osteria esplode a questi commenti. “Qui gli unici aridi sono i fenomeni”, dichiara riferendosi ai suoi avversari.

Alberto racconta al direttore del Pancipelao che la vede “molto felice”. “Ti dice che sei felice perché il tuo acerrimo nemico, colui che poteva farlo meglio di te, era lui e tu hai visto che non è così.” Ainhoa, sorpresa, lo afferma non se ne era reso conto ed era per questo che aveva cominciato a spifferare la sua invettiva.

Arrivano i secondi, Borja Ha chiesto una zuppa per vedere se riusciva a catturare il suo avversario con verdure fuori stagione, non fresche. Il titolare di Albor ne vede tanti fuori programma e Miguel non esita ad attaccare. “Penso che sia tutto congelato”, dice. In cucina, Alejandro sa perché il suo rivale ha ordinato il piatto e ammette di essere stato catturato. “Ci sono cose che sono confezionate”, dice.

 
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