Il gruppo ha acquisito il controllo della più grande miniera d’oro della Repubblica Centrafricana, Ndassima.
Ciò è avvenuto in cambio del sostegno al governo del presidente Faustin-Archange Touadéra nel mezzo della guerra civile in corso nel paese, secondo un rapporto pubblicato a dicembre.
Il rapporto “Blood Gold”, prodotto dagli enti di beneficenza Consumer Choice Center e 21Democracy, affermava che Wagner produceva oro per un valore stimato di 290 milioni di dollari all’anno, con il sito Ndassima che si ritiene contenga depositi per un valore complessivo di 2,8 miliardi di dollari.
Si dice che Wagner contrabbandi oro fuori dal paese utilizzando metodi presi in prestito da gruppi della criminalità organizzata, come trasportare le merci via terra nei paesi vicini come il Camerun o il Sudan e poi venderle tramite contatti fidati.
Si ritiene inoltre che il gruppo abbia utilizzato jet privati invece di piani cargo per trasportare l’oro via aerea per evitare i controlli internazionali.
Allo stesso tempo, si dice che abbia brutalmente represso le operazioni rivali dei minatori artigianali nelle aree circostanti la miniera di Ndassima.
Altrove in Sudan, Wagner controlla un’importante raffineria d’oro e ha utilizzato i piani militari russi per spedire il metallo fuori dal paese.
In Mali, il gruppo viene pagato 11 milioni di dollari al mese per proteggere le operazioni minerarie private autorizzate dalla giunta militare al potere.
Una volta estratto dall’Africa, si pensa che l’oro venga riciclato in giurisdizioni favorevoli alla Russia, come gli Emirati Arabi Uniti, afferma il rapporto Blood Gold.
Secondo un rapporto pubblicato a dicembre, il Cremlino ha guadagnato più di 2,5 miliardi di dollari dal commercio di oro africano dal febbraio 2022, quando Vladimir Putin lanciò l’invasione su vasta scala dell’Ucraina.
