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La Resistenza iraniana chiede all’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, al Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, al Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani in Iran, e ad altri organismi per i diritti umani, così come all’Unione Europea e ai suoi stati membri, di agire urgentemente per salvare Reza Rasaei e Habib Deris, due prigionieri politici condannati a morte e sull’orlo dell’esecuzione. Anche l’assurda condanna a morte dell’artista incarcerato Toomaj Salehi deve essere annullata inequivocabilmente, senza macchinazioni del regime clericale.
Reza Rasaei, 34 anni, connazionale curdo, è stato arrestato dall’agenzia di intelligence dell’IRGC nel dicembre 2022 e sottoposto a brutali torture per estorcere confessioni forzate. Il suo caso, mentre è detenuto nella prigione di Dizelabad a Kermanshah, è stato inoltrato all’ufficio di esecuzione.
Habib Deris, un connazionale arabo, è stato arrestato nel febbraio 2019 e, dopo aver subito brutali torture, è stato condannato a morte insieme ad altri cinque connazionali arabi. Habib è stato trasferito in isolamento mercoledì 24 aprile.
Ali Khamenei, circondato da crisi interne ed esterne, ha intensificato i crimini e l’emissione di ordini di esecuzione per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica e impedire che le rivolte prendessero slancio.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (CNRI)
27 aprile 2024