Sale a 75 il bilancio delle vittime delle inondazioni in Brasile, con 80.000 evacuati | Notizie dal mondo

Le massicce inondazioni in Brasile hanno ucciso 75 persone e più di 100 sono ancora disperse, hanno detto domenica le autorità locali.

Più di 80.000 persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case da quando lunedì sono iniziati gli acquazzoni sul Rio Grande do Sul, nel sud del paese.

Circa 15.000 persone hanno cercato rifugio in scuole, palestre e altri rifugi temporanei e si ritiene che 800.000 siano senza acqua.

Le inondazioni hanno causato frane, ponti crollati e strade trasformate in fiumi in tutto lo stato.

Sabato, nella città di Canoas, sono state viste persone in piedi nell’acqua fangosa in attesa di essere portate in salvo.

In alcune parti dello stato sono caduti 30 cm di pioggia in meno di una settimana.

E in alcune città, secondo il Servizio Geologico Brasiliano, i livelli dell’acqua sono ai livelli più alti degli ultimi 150 anni.

L’autorità ha affermato che questa è stata la peggiore inondazione che abbia colpito lo stato in più di 80 anni, superando quelle del 1941.

Il governatore dello Stato Eduardo Leite ha detto domenica: “Ripeto e insisto: la devastazione a cui siamo sottoposti non ha precedenti”.

All’inizio della settimana aveva avvertito che sarà necessaria una “sorta di ‘Piano Marshall’” per ricostruire le aree colpite.

Il presidente Luiz Inacio Lula da Silva si è recato nel Rio Grande do Sul per discutere con il governatore delle operazioni di salvataggio.

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Papa Francesco ha ricordato la devastazione durante la messa di domenica in Vaticano.

“Il Signore accolga i defunti e conforti le loro famiglie e coloro che hanno dovuto abbandonare le proprie case”, ha affermato.

Lo stato si trova in un punto d’incontro geografico tra l’atmosfera tropicale e quella polare, il che ha creato periodi di piogge intense e altri di siccità.

Gli scienziati ritengono che il modello si sia intensificato a causa del cambiamento climatico.

Forti piogge hanno colpito lo stato lo scorso settembre, quando un ciclone extratropicale ha causato inondazioni che hanno ucciso più di 50 persone. Ciò è avvenuto dopo più di due anni di persistente siccità dovuta al fenomeno La Nina.