Scritto in MONDO Lui 08/05/2024 · 07:51
Ultimo aggiornamento: 08/05/2024 · 07:53
Lui Esercito di Taiwan è preparato per qualsiasi movimento Cina intorno all’investitura del presidente eletto e attuale vicepresidente dell’isola, William Lai (Lai Ching-te), il 20 maggio, ha detto questo mercoledì Il vice ministro della Difesa taiwanese Po Horng-huei.
Nelle dichiarazioni ai media, Po lo ha assicurato controllo delle forze dell’isola “tutte le informazioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione” in relazione a possibili azioni militari della Cina nei prossimi giorni.
“L’esercito del nostro Paese rispetterà tutti i requisiti di prontezza al combattimento prima e dopo il 20 maggio e presterà molta attenzione alle azioni del PCC (Partito Comunista Cinese) che danneggiano la pace e la stabilità regionale”, Lo ha affermato il viceministro della Difesa, secondo l’agenzia di stampa statale CNA.
In questa stessa linea, Po Horng-huei ha sottolineato che le attività del Esercito cinese attorno allo stretto di Taiwan minare la pace e la stabilità nell’Indo-Pacifico, trasformando la regione in una “preoccupazione globale”.
“L’Esercito nazionale non teme la guerra né la cerca”, ha dichiarato Po.
Dalle elezioni presidenziali dello scorso 13 gennaioin cui Lai – considerato un “indipendentista” agli occhi di Pechino – è stato il vincitore con il 40% dei voti, La Cina ha intensificato la pressione su Taiwan con varie misure, tra cui l’aumento delle pattuglie della guardia costiera attorno alle isole Kinmen e la modifica di diverse rotte aeree attraverso lo stretto.
Anche i movimenti di aerei e navi da guerra cinesi sono stati costanti negli ultimi mesi: Il Ministero della Difesa Nazionale di Taiwan (MDN) ha riferito questo mercoledì la presenza di sedici aerei cinesi e sei navi militari intorno all’isola nelle ultime 24 ore, il secondo numero più alto finora nel mese di maggio.
Taiwann – dove l’esercito nazionalista cinese del Kuomintang si ritirò dopo la sconfitta da parte delle truppe comuniste nella guerra civile – è governata autonomamente dal 1949, anche se la Cina rivendica la sovranità sull’isola, che considera una provincia ribelle alla cui “riunificazione” non esclude l’uso della forza. Con informazioni da EFE.