Marjorie Taylor Greene tenta senza successo di estromettere Mike Johnson

Washington (EFE).- La deputata di estrema destra Marjorie Taylor Greene, vicina all’ex presidente repubblicano Donald Trump (2017-2021), ha tentato senza successo di rimuovere il suo capo e partner di partito Mike Johnson dalla presidenza della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti.

Greene è rimasta sul pavimento della Camera e ha letto un lungo elenco di “trasgressioni” che secondo lei Johnson aveva commesso come presidente, mentre i suoi colleghi in panchina fischiavano e gridavano la loro disapprovazione.

In questo modo, Greene ha presentato formalmente una mozione per rimuovere Johnson, il repubblicano di più alto rango a Washington entrato in carica come presidente della Camera bassa nell’ottobre 2023.

Il presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, Mike Johnson, rilascia una dichiarazione al Campidoglio di Washington. EFE/EPA/Michael Reynolds

La Camera dei Rappresentanti ha messo immediatamente ai voti la misura e la richiesta di destituzione di Johnson è stata respinta da 359 deputati, mentre 43 hanno votato a favore della sua partenza e sette hanno semplicemente votato presente, il che equivale ad astenersi.

Più repubblicani (196) hanno votato per respingere la mozione di Greene rispetto ai democratici (163). Solo 11 repubblicani hanno votato per rimuovere il loro capo.

L’intenzione di Marjorie Taylor Greene

Greene aveva annunciato a marzo l’intenzione di provare a rimuovere Johnson dall’incarico, ma fino ad oggi non aveva attivato il meccanismo per farlo.

Dietro la sua decisione c’è il malcontento dell’ala più dura del Partito repubblicano per l’approvazione da parte della Camera bassa, con la maggioranza dei repubblicani contrari, dei budget per l’anno fiscale 2024 che la squadra di Johnson ha negoziato con i democratici e la Casa Bianca.

Johnson è diventato presidente della Camera dopo che una lotta fratricida all’interno del partito repubblicano ha fatto cadere il precedente presidente, Kevin McCarthy, proprio a causa di un accordo di bilancio con i democratici.

La deputata repubblicana Marjorie Taylor Greene (c). EFE/EPA/Shawn Thew

La caduta di McCarthy nell’ottobre dello scorso anno gettò la Camera e i repubblicani nel caos per settimane, finché non si accordarono su Johnson. La situazione adesso, però, è diversa.

Le elezioni di novembre hanno cambiato l’equazione, con la leadership del partito repubblicano che vuole mostrare unità e convincere gli elettori della sua efficacia, di fronte alle immagini di caos degli ultimi mesi.

 
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