Il rappresentante del Centro Magazzinieri del Río Grande, Luis Schreiber, ha dichiarato che “alcuni esercizi commerciali hanno ricevuto una fattura con un aumento di oltre il 1.600%”. E ha detto che “tutta la provincia deve essere unita nella richiesta” dell’aumento delle tariffe.
A questo proposito ha sottolineato: “Penso che la popolazione abbia capito che se non invertiamo questa situazione, è chiudere le porte e andarsene perché non ci sarà commercio né sport che esistano, con questi tassi non si può lavorare”.
Interrogato sulla dollarizzazione del gas, ha detto che “è chiaro che questo è quello che vogliono fare, portare il gas a un prezzo internazionale, al prezzo di mercato, quando è una risorsa che estraiamo da qui e che siamo dovremo pagarlo al prezzo che abbiamo nella borsa, quindi la mia domanda è: A beneficio di chi?“Poiché se ciò che è nostro è per noi, mi sembra che dovremmo approfittare di ciò che è nostro e poi vendere l’eccedenza, ma a quanto pare hanno un’altra idea”, ha affermato.
Ha anche affermato che “dobbiamo pensare a invertire questa situazione perché non c’è possibilità di continuare a lavorare con questi aumenti, se vogliamo tariffe internazionali, dobbiamo pagare stipendi internazionali”, ha spiegato in dichiarazioni a FM del Pueblo, lo riporta giovedì il quotidiano Provincia 2.3.
Il calo dell’inflazione e l’aumento della povertà
Riguardo al discorso del governo nazionale sul calo dei prezzi e sull’inflazione, Schreiber ha affermato che “la realtà che esiste è diversa, se i prezzi scendono è perché il commercio se ne va o perché ha prodotti che stanno per scadere”.
Ha infine affermato che “purtroppo sono sempre più le persone che controllano i contenitori fuori dai supermercati, sinceramente stiamo vivendo una situazione critica”.