Taiwan sostiene legami più stretti con gli Stati Uniti per “garantire” le catene di approvvigionamento

Taiwan sostiene legami più stretti con gli Stati Uniti per “garantire” le catene di approvvigionamento
Taiwan sostiene legami più stretti con gli Stati Uniti per “garantire” le catene di approvvigionamento

Taipei, 13 giugno (EFECOM).- Il presidente di Taiwan, William Lai (Lai Ching-te), ha sottolineato giovedì l’importanza di rafforzare i legami economici e commerciali tra l’isola e gli Stati Uniti, cosa che consentirebbe di “garantire” la “sicurezza” delle catene di fornitura.

“Un ulteriore approfondimento delle nostre relazioni economiche e commerciali non solo andrà a vantaggio delle persone di entrambe le parti, ma garantirà anche la sicurezza delle catene di approvvigionamento”, ha affermato il presidente prima di un incontro con l’ex vice consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Matt Pottinger (2019-2021). ) a Taipei.

In questo senso, Lai ha chiesto di risolvere il problema della doppia imposizione “il più presto possibile”, nonché di portare avanti i negoziati nell’ambito della “Iniziativa commerciale USA-Taiwan sul commercio nel 21° secolo”, in corso dal 2022.

Nell’ambito di questa iniziativa, l’isola e il Paese nordamericano hanno firmato lo scorso anno la prima parte di un accordo commerciale parziale, che è stato descritto da Taipei come il più ampio patto commerciale tra le due parti da quando Washington ha stabilito rapporti diplomatici con Pechino nel 1979.

Per il presidente dell’isola, queste trattative potrebbero portare alla firma di un “accordo commerciale bilaterale” tra gli Stati Uniti e Taiwan, isola che gioca un ruolo fondamentale nelle catene di fornitura delle principali aziende tecnologiche americane, come Apple o Nvidia.

Pottinger, da parte sua, ha sottolineato la necessità che Taiwan e gli Stati Uniti si coordinino per quanto riguarda il “mantenimento della sicurezza” dell’isola, questione che è “strettamente legata” alla sicurezza di Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud , Filippine e altri paesi della regione.

“Una delle lezioni che abbiamo imparato dalla guerra in Ucraina è che il costo della deterrenza è molto inferiore al costo della guerra”, ha affermato l’ex vice consigliere per la sicurezza nazionale.

Le visite di rappresentanti statunitensi a Taiwan sono state costanti negli ultimi due anni e sono continuate anche dopo la crisi tra Pechino e Washington causata dal viaggio a Taipei nell’agosto 2022 dell’allora presidente della Camera dei Rappresentanti, Nancy Pelosi, che fece arrabbiare la Cina .

Taiwan – dove l’esercito nazionalista cinese si è ritirato dopo la sconfitta da parte delle truppe comuniste nella guerra civile – è governata autonomamente dal 1949, anche se la Cina rivendica la sovranità sull’isola, che considera una provincia ribelle per la cui “riunificazione” non esclude l’utilizzo di forza. EFECOM

jacb/aa/sgb

(foto) (video)

 
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