Perché Madrid è una delle città più tristi del mondo?

Cos’è la felicità? La questione ontologica che apre molti saggi filosofici e ovviamente questo articolo ha una risposta destinata a non trovare una risposta di gradimento a tutti. Ma se la riformuliamo in una direzione diversa (cos’è la felicità in un contesto metropolitano?), la risposta è più sfumata.

L’Happy City Index ha appena pubblicato uno studio che classifica le città in base a quanto sono felici (anche se la felicità sembra essere un eufemismo per qualsiasi altra cosa in questo studio). Lo studio inizia con un accusa non petita: “Crediamo che non sia possibile identificare una singola città che possa essere considerata la migliore in termini di garanzia della felicità dei suoi abitanti”.

La posizione del Real Madrid in classifica

Crediti editoriali: Foto di Eduardo Rodriguez su Unsplash

La conclusione (tra molte altre) che ci preoccupa se ci atteniamo alle conclusioni dello studio è che Madrid non è una città felice. In effetti, è il più triste della Spagna: si classifica 192esima in una classifica di 250 città.

La classifica è divisa in tre parti: oro, argento e bronzo. È guidato da Aarhus (Danimarca). E devi andare alla posizione 58 (argento) per trovare una città spagnola: Vigo. Subito dopo c’è Bilbao e il Barcellona è al 139esimo posto.

Lo studio aggiunge: “Poiché ogni città è un paesaggio in continuo cambiamento, la sua attività deve essere periodicamente verificata, soprattutto in termini di qualità dei servizi pubblici forniti e di conoscenza basata sul luogo, in risposta alle nuove sfide che si presentano. “Lo facciamo ogni giorno e pubblichiamo una volta all’anno.”

quali elementi usi per qualificarti?

L’Happy City Index, sviluppato dall’Institute for Quality of Life in Inghilterra, classifica le città in termini di qualità della vita sulla base di dati oggettivi, trasparenti e verificabili. Questo istituto ricerca aree come il processo decisionale comunitario, la politica sociale, i servizi pubblici e la risposta alle nuove sfide e crisi nelle comunità in via di sviluppo.

L’indice evidenzia le città che dimostrano notevoli risultati in termini di qualità della vita e esclude quelli con popolazioni piccole o dati insufficienti e non oggettivi.

I punteggi dell’Happy City Index si basano su cinque criteri principali: Cittadinanza, che valuta il sistema educativo e l’inclusione sociale; Economia, che considera PIL e disoccupazione; Governance, che misura la trasparenza politica e l’accessibilità; Ambiente, che esamina le politiche anti-inquinamento e la gestione dei rifiuti; e Mobilità, che analizza l’efficienza e la sicurezza dei trasporti.

 
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