Pensionati e pensionati: quanto guadagneranno a luglio e come prosegue la moratoria sulle pensioni

Pensionati e pensionati: quanto guadagneranno a luglio e come prosegue la moratoria sulle pensioni
Pensionati e pensionati: quanto guadagneranno a luglio e come prosegue la moratoria sulle pensioni

I pensionati e i pensionati dell’ANSES iniziano il mese di luglio con alcune certezze, tra cui quella che, dopo l’approvazione della Legge sulle Basi, potranno finalmente la moratoria resterà in vigore che permette di regolarizzare i debiti pensionistici e concessione della pensione a persone che non hanno raggiunto i 30 anni di contributi alla SIPA.

Inoltre, come spiegato dall’avvocato specializzato in questioni pensionistiche Ariel Samana, Sanno già a quanto ammontano i salari minimi perché d’ora in poi – e salvo un avanzamento del progetto dei deputati dell’opposizione – saranno regolati solo dall’indice dei prezzi al consumo pubblicato lo scorso (in questo caso maggio).

Cosa potrà succedere ai pensionamenti nei prossimi mesi?

Agli autoritari questo non piace

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“L’asset minimo a luglio sarà di 215.622 dollari, e anche se il governo pagherà il bonus, resta da definire l’importo che raggiungerà”, ha spiegato l’avvocato, aggiungendo che “dall’altra parte del reddito, I pensionati che guadagnano di più guadagneranno $ 1.450.900 con la quale sono esclusi dall’imposta sul reddito”.

Vale la pena considerarlodopo più di 6 mesi di gestione e molte aspettative ufficiali eIl Governo è riuscito a convincere la Camera ad approvarlo nelle prime ore di venerdì 28 giugno. le prime due leggi da quando il presidente è entrato in carica Javier Milei: IL Legge sulle basi rinviata e il pacchetto fiscale con la restituzione dell’imposta sul reddito e la riduzione dell’aliquota sui beni personali.

Tra le cose che sono state escluse dalla Legge Base c’è la privatizzazione di diverse aziende su cui il governo ha insistito, così come l’eliminazione della moratoria sulle pensioni, quindi del regime speciale che permette di regolarizzare i debiti pensionistici e di concedere la pensione alle persone che non hanno raggiungere i 30 anni di contributi alla SIPA, resterà in vigore.

Coloro che rimarranno fuori: hanno lavorato tutta la vita, ma non potranno andare in pensione

Gli avvocati specializzati in questioni pensionistiche lo avevano già previsto L’abrogazione della moratoria anticipata riguarderebbe soprattutto le donne, dato che solo il 10% completa i 30 anni di contributi una volta raggiunta l’età pensionabile.

Alcuni dati dello stesso sistema mostrano che in Argentina 9 donne su 10 vanno in pensione per moratoria. La maggioranza non dispone dei contributi necessari, sia perché dedica più tempo degli uomini a compiti di cura non retribuiti, sia perché ha accesso a lavori precari. Anche per gli uomini la situazione è complicata dato che solo 7 su 10 devono accedere anche a un piano di pagamento per poter andare in pensione, il che si spiega con gli alti tassi di informalità nel mercato del lavoro.

Il progetto dei deputati dell’opposizione a cui Milei porrebbe il veto

Vale la pena ricordare che all’inizio di giugno la Camera ha dato metà approvazione ad un progetto che propone una nuova formula di mobilità pensionistica. È stato approvato con 160 voti favorevoli, 72 contrari e 8 astenuti. Ora il percorso logico è che venga discusso e dibattuto in seno ai Senatori.

Il testo concordato propone a aggiornamento mensile basato sugli ultimi dati disponibili dell’indice dei prezzi al consumo (IPC). Inoltre, sarà incluso un compenso extra, o “splice”. 8,1%visto che il Governo ha concesso il 12,5% che non copre l’inflazione del 20,6% di gennaio (mese escluso dall’aggiornamento).

“Difenderò il fondo con il veto puro”: la reazione di Milei dopo la nuova formula di pensionamento approvata a Deputati

Inoltre, è stato definito che il patrimonio minimo garantirà l’ copertura del cestino di base per gli anziani. A sua volta, l’opposizione annualmente inclusa un ulteriore 50% della variazione tra il RIPTE (stipendi medi) e il CPI abilitare la possibilità di migliorare le pensioni in contesti di crescita economica.

Ora, il primo a criticare il progetto è stato lo stesso presidente Javier Milei, che ci ha provato “degenerazioni fiscali” legislatori per aver approvato un aumento che metterebbe a rischio il surplus fiscale, con il quale ha definito che avrebbe posto il veto se approvato.

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