Indignazione in rete, ma senza indagine

Indignazione in rete, ma senza indagine
Indignazione in rete, ma senza indagine

Dalle immagini della cupola del Comune, che trasmette in diretta 24 ore su 24 su YouTube, in molti hanno sottolineato gli automobilisti che transitavano nella rotatoria pochi secondi dopo che l’uomo aveva perso il controllo della sua moto di 125 cc. Uno di loro veniva dietro Parra, nella stessa direzione, e avrebbe potuto vederlo.

Non si conosce l’identità dell’autista e, per la Giustizia, non ci sono motivi per cercarlo. Secondo quanto affermato in Tribunale, al di là di aver perseguito Parra, non vi è alcuna certezza che questi abbia assistito all’incidente tanto da imputargli “omissione di soccorso”.

Incidente motociclistico sul terzo ponte catturato 2.jpg

IL omissione di aiuto È reato commesso chiunque “non aiuta una persona indifesa e in evidente e grave pericolo di perdere la vita, quando può farlo senza pericolo per sé o per terzi”. Per i Valletano che hanno commentato il caso sui social l’autista ha commesso questo reato, mentre per la Giustizia è impossibile dimostrarlo. La pena massima è un anno di prigione, quindi può essere rilasciato dal carcere.

Lo stesso vale per gli operatori che monitorano le telecamere di sicurezza. I parenti di Parra e la polizia hanno cercato l’uomo nella zona del Terzo Ponte, poiché aveva informato una nipote dell’incidente. Gli ha assicurato che è caduto dal ponte. La rotatoria non è stata ispezionata di persona, né dalle telecamere, fino a diverse ore dopo l’incidente. “Abbiamo superato più volte la rotonda, ma non era il posto che cercavamo, perché aveva detto a sua nipote che era caduto nella zona del ponte”, ha confidato un agente della Polizia di Río Negro.

L’omissione di assistenza è l’unico reato che avrebbe potuto essere applicato nella fattispecie, poiché l’abbandono di una persona – la figura criminale che molti vicini di casa hanno “denunciato” – si configura solo quando si tratta di un atto di violenza con esito mortale. Nelle immagini video si osserva che Parra ha avuto un incidente senza la partecipazione di terzi.

Si è schiantato con la sua moto sul terzo ponte.mp4

La famiglia del motociclista non ha presentato alcuna denuncia

Dal Procura rionegrino ha assicurato che non ci sono presentazioni da parte della famiglia di Parra per indagare sull’incidente che ha causato la morte dell’uomo di 67 anni. Questo è un altro fattore per cui un file non è stato aperto.

Secondo i parenti dell’uomo, l’uomo avrebbe accusato un malore che ha peggiorato il suo stato di salute. Si presume che sia morto a causa dei colpi. Non sarebbe riuscito ad alzarsi per chiedere aiuto, perché è caduto sotto la moto.

L’unico elemento che potrebbe portare ad una causa legale è lo stato e la segnaletica del percorso, per stabilire dalle perizie se ha avuto un impatto sull’incidente mortale del motociclista.

 
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