T Coronae Borealis: cosa provoca l’esplosione di una nova?

T Coronae Borealis: cosa provoca l’esplosione di una nova?
T Coronae Borealis: cosa provoca l’esplosione di una nova?

Nel febbraio di quest’anno, la National Aeronautics and Space Administration (NASA) ha pubblicato una dichiarazione in cui avverte che, Tra quel mese e settembre esiste la possibilità che si verifichi un’esplosione di nova in un sistema stellare situato a 3mila anni luce dalla Terra.

Questa è T Coronae Borealis o T CrB. Si trova nella costellazione della Corona Boreale, scoperta nel 1866. L’ultima volta che questo sistema è esploso è stato nel 1946quindi se il modello rimane stabile, Le stime suggeriscono che l’umanità vedrà di nuovo questo evento astronomico tra quasi 80 anni.

Secondo il sito Space, una nana bianca in un sistema stellare binario è chiamata nova che, estraendo materia dalla sua compagna, produce un’esplosione da fusione nucleare che non innesca la distruzione della stellae che, quindi, può portare ad altre esplosioni.

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L’esplosione della stella “ci regala immagini molto belle di come l’espulsione di tutti i materiali che la componevano vanno nello spazio e formano una nuvola”aggiunge Mario Arreola Santander, ingegnere elettronico e delle comunicazioni, direttore della Diffusione della Scienza e della Tecnologia dell’Agenzia Spaziale Messicana (AEM).

Gli osservatori nell’emisfero settentrionale avranno la migliore visione dell’eventopoiché la T Coronae Borealis si trova nella costellazione della Corona Boreale, un piccolo arco semicircolare compreso tra le costellazioni del Boote e dell’Ercole. Durante l’esplosione, la nova sarà facilmente localizzata seguendo la stella Alphecca, la più luminosa della Corona Boreale.

Per chi fosse interessato a partecipare a questo evento, Si consiglia di familiarizzare con la costellazione della Corona Boreale e di utilizzare applicazioni astronomiche, come Star Walk 2 o Sky Tonight per localizzare la stella. Una volta che la NASA avrà confermato l’esplosione, si potranno osservare cambiamenti nella luminosità della T Coronae Borealis, prima ad occhio nudo e poi con il binocolo mentre la nova inizia a affievolirsi.

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