La figlia del femminicida lo ha rinchiuso perché non scappasse

Lo sfortunato femminicidio vissuto nella zona nord della città continua a generare costernazione. La donna è morta ieri pomeriggio.

Secondo il portale Ciao Saltala donna morta a causa delle ferite riportate dall’uomo di 65 anni, sarebbe stata attaccata con un’ascia e non con un piccone come originariamente riportato.


“Sarebbe stata attaccata con un’ascia e non con un piccone come inizialmente riportato”


Il dato nasce dalla dichiarazione della figlia della donna che è stata svegliata da rumori provenienti dalla camera della madre. La porta era chiusa e quando guardò attraverso la finestra vide sua madre “sdraiata sul letto con molto sangue sul viso, mentre piangeva e suo padre era seduto ai piedi del letto”.

La figlia, vedendo la scena drammatica, ha chiamato i servizi di emergenza sanitaria, ma prima Ha rotto la zanzariera, è entrato nella camera da letto, ha portato fuori suo padre e “lo ha chiuso a chiave in un’altra stanza” perché non scappasse.

Secondo la giovane, Hugo Guzmán, 65 anni, di nazionalità peruviana, avrebbe afferrato “con un’ascia e colpendolo più volte direttamente in faccia alla vittima” e non con un piccone, come inizialmente riferito.

Guzmán, che è a disposizione del Tribunale di Garanzia 5 del Distretto Centrale e sarà processato “quando le sue condizioni di salute lo consentiranno”, ha riferito la Procura.

 
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