“Un affare di famiglia”: Nicole Kidman e Zac Efron si baciano in un’altra commedia romantica senza ambizioni | RECENSIONE | Un affare di famiglia NETFLIX | STREAMING | FILM | JOEY RE | Stati Uniti | MESSICO | SPAGNA | ARGENTINA | SALTA-INVIO

I fan di Nicole Kidman e Zac Efron hanno dovuto aspettare dodici anni per vederli baciarsi di nuovo sullo schermo. La star australiana di 57 anni recita accanto all’attore californiano di 36 anniUn affare di famiglia” (“A family Affair”, per il titolo in inglese) la nuova scommessa di Netflix per il genere della commedia romantica.

Nel 2012, infatti, la coppia faceva parte del cast stellare di “The Newspaper Boy”, il film di Lee Daniels che raccontava la storia del giornalista Ward Jansen (Matthew McConaughey) che tornava nella nativa Florida per indagare sul crimine dello sceriffo locale. . Nel mezzo di quella ricerca, interviene all’improvviso una donna dalle abitudini molto strane (Charlotte Bless/Nicole Kidman), che finisce per agitare gli ormoni di Jack, il fratello minore di Ward, da lui interpretato – a quel tempo ancora molto legato al ricordo .da ‘Disney World’–Zac Efron.

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Anche se, a parte gli approcci sessuali e le inquadrature del torso nudo di Efron, la verità è che ci sono pochissimi collegamenti tra “The Newspaper Boy” e “A Family Affair”. Il primo è un film cupo, con momenti un po’ grotteschi e personaggi scricchiolanti bloccati negli anni Sessanta. Accade esattamente il contrario nella proposta Netflix di cui, per la regia di Richard LaGravenese e con la sceneggiatura di Carrie Solomon, parleremo più avanti.

Nicole Kidman, Joey King e Zac Efron in una scena di “A Family Affair”.

Un affare di famiglia” è un film di 111 minuti che esplora il legame romantico emerso tra la scrittrice Brooke Howard (Nicole Kidman) e il famoso attore Chris Cole (Zac Efron). Non si differenziano solo per l’età (lei ha 16 anni più di lui), ma anche per il passato, il presente e il modo di affrontare il futuro.

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Concepita come una commedia romantica, la nuova proposta di Netflix comprende un terzo personaggio importante e un altro paio di personaggi secondari di varia rilevanza. La prima è Zara Ford (Joey King), la figlia di Brooke, una ragazza di 24 anni che sta cercando di farsi strada nel mondo dello spettacolo, ma non riesce a fare un passo avanti nel suo lavoro come assistente di Cole. Le altre due sono Leila Ford, la suocera di Brooke, che la tratta come se fosse sua figlia, e non taglia le ali davanti a nessuna possibilità di pensare ad una nuova vita con un altro uomo (il padre di Zara è morto anni fa). Infine, di rilevanza quasi minima è il personaggio di Eugenie (Liza Koshy), amica e confidente di Zara.

Qualcosa che è chiaramente evidente nella prima parte di “Una questione di famiglia” è il tentativo della sceneggiatura di delineare al meglio i protagonisti e, successivamente, di porre vari dilemmi e conflitti a causa delle loro differenze. Quindi, Chris è la cosa più vicina a un divo che, punito per la sua infantilità e immaturità, licenzia Zara ogni volta che fa un semplice capriccio. Oppure, in mancanza, chiede le dimissioni. Questo consumatore di “proteine ​​isolate” e “latte di mucca, ma di una vera mucca”, è appena uscito da “un’altra storia d’amore”, quando Brooke incrocia la sua strada. Anche lei si definisce fin dalle sue prime apparizioni: una scrittrice e giornalista di successo che, rimasta vedova, ha dato priorità a tutto tranne che al cuore. Il tutto con rispettabile maturità.

Il ruolo di Kathy Bates, la nonna di Zara, è uno dei più sensati del film.

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In terzo luogo, c’è Zara, costruita come una donna che, sulla ventina, sembra ancora adolescente. In questo senso, sebbene voglia intraprendere la propria strada a Hollywood, non può iscriversi a studi che lo aiutino a realizzarla. Ma non è tutto, il personaggio interpretato da Joey King attraversa la vita con diversi ‘problemi’: dall’eterno confronto con la madre di successo, all’egocentrismo, che lo porta a bloccare situazioni che forse ritiene non quadranti: no Non solo “non dice mai niente a sua madre”, ma non si prende nemmeno cinque minuti per ascoltare i problemi della sua buona amica Eugenie.

In questo panorama di personaggi completamente definiti emerge, felicemente, la quota di logica che viene da Leila, la suocera. Interpretato da Kathy Bates, questo personaggio è l’unico che mantiene i piedi per terra e non spreca nessuna delle sue apparizioni per lanciare buoni consigli, idee e suggerimenti a destra e a manca. È lei che per prima incoraggia la nuora a darsi una possibilità di amare. È lei che poi convince Zara a non diventare un ostacolo alla felicità di Brooke. In questo senso il personaggio di Bates è forse quello che beneficia maggiormente di quello che può essere considerato il lato forte della “Un affare di famiglia”: il tentativo del suo sceneggiatore di cospargere l’una o l’altra riflessione ben costituita, capace di rompere gli schemi del tipico rom-com leggero.

Nicole Kidman e Zac Efron sono una coppia dodici anni dopo. (Foto: Netflix)

Nicole Kidman e Zac Efron sono una coppia dodici anni dopo. (Foto: Netflix)

Da “Scrivo per scoprire cosa penso delle cose che non capisco”, espresso da Brooke, a “nessuna bella storia è iniziata con qualcuno che era razionale”, detto da Leila, a “Non so perché ci sia voluto tanto tempo per capire che la tua felicità non mi toglie nulla”, dice Zara sconfitta nell’epilogo del film. Il tentativo di Salomon di dare una certa fibra a questa storia romantica e familiare è evidente, anche se, allo stesso modo, insufficiente rispetto ad altri elementi che finiscono per fare rumore in molti dei suoi 111 minuti.

Sarebbe sbagliato vedere la differenza di età tra i personaggi principali di “Un affare di famiglia” come tema centrale. Sollevato solo da Zara come “problema” iniziale, il fattore si sgonfia rapidamente. In quello il film Netflix Prende le distanze da un’altra proposta simile emersa giorni fa nella competizione, Prime Video. Stiamo parlando di “The Idea of ​​You”, in cui Anne Hathaway e Nicholas Galitzine interpretano un artista plastico e un cantante pop che si innamorano, ma devono finire quasi nascosti perché la loro famigerata distanza anagrafica può generare terribili commenti della stampa che segue il secondo ogni volta che esce con il primo.

Anche se in un film poco ambizioso, Nicole Kidman offre una performance abbastanza accettabile. (Foto: Netflix)

Anche se in un film poco ambizioso, Nicole Kidman offre una performance abbastanza accettabile. (Foto: Netflix)

/ Tina Rowden

A differenza di “L’idea di te”, dove tutto sembra molto concentrato su lei e lui, “Un affare di famiglia” coinvolge soggetti terzi che, felicemente, contribuiscono a ‘decongestionare’ un romanticismo che sembra sempre sul punto di cadere nella disinvoltura delle carezze e dei torsi nudi.

Non che non ce ne siano, ovviamente. Come accaduto in “The Newspaper Boy” – film del 2012 citato all’inizio di questo articolo – Zac Efron sembra più a suo agio senza maglietta che con quella addosso. Un dettaglio che lo ha seguito per gran parte della sua carriera e che, purtroppo, a volte gli impedisce di essere giudicato sotto le sfumature che possono essere applicate a Nicole Kidman, che ha brillato in così tanti successi drammatici che meriterebbero sicuramente una recensione a parte. Da mostrare un paio di bottoni: Big Little Lies e, molto più recentemente, “Expatriates”. Ma entrambi i casi, rispetto a “Un affare di famiglia“, parlerebbe del sole e della luna.

UNA QUESTIONE DI FAMIGLIA/NETFLIX

Sinossi: Quando Zara (Joey King) lascia il suo lavoro come assistente personale del rubacuori di Hollywood Chris Cole (Zac Efron), prepara inavvertitamente il terreno per un incontro casuale tra Chris e la sua famosa madre scrittrice, Brooke (Nicole Kidman). In poche ore, Brooke e Chris si rendono conto dell’innegabile alchimia tra loro, che porta a situazioni esilaranti mentre l’egocentrico capo di Zara tenta di corteggiare la sua incredula madre. Questa commedia romantica multigenerazionale segue ogni personaggio mentre affronta le complicazioni dell’amore, del sesso e dell’identità. Diretto da Richard Lagravenese (Beautiful Creatures, P.S. I Love You) da una sceneggiatura di Carrie Solomon, A Family Affair vede nel cast anche Kathy Bates e Liza Koshy.

Direttore: Richard LaGravenese

Lancio: Nicole Kidman, Zac Efron, Joey King

Durata: 111 minuti

 
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