La carenza di liquidità continua ad essere un problema serio a Cuba che sembra non avere fine, per questo la filiale della Banca di Credito e Commercio (Bandec) in Sancti Spiritusha deciso nei giorni scorsi di sospendere il rifornimento di contante agli sportelli bancomat.
Lo ha spiegato il direttore di questa entità finanziaria, Francisco Castro Díaz, durante un’intervista rilasciata ad una stazione radio locale di quella località dell’isola.
In questo senso, è stato precisato che attualmente ai clienti che si recheranno alle casse dell’ente durante l’orario di apertura delle banche, si consegnano solo un massimo di 5.000 pesos cubani in contanti, utilizzando il saldo delle carte magnetiche.
Allo stesso modo, ha indicato che affinché i titolari di un conto possano utilizzare contanti con questo meccanismo, oltre a portare con sé la rispettiva carta magnetica, devono presentare la carta d’identità per verificare la proprietà del conto bancario.
Secondo il funzionario castrista di Sancti Spíritus, con questa misura si cerca di “controllare la distribuzione del poco denaro esistente affinché raggiunga più persone”.
Allo stesso modo, Castro ha sottolineato che, a quanto pare, hanno scoperto che la stessa persona si è recata al bancomat con diverse carte e sono riusciti a prelevare fino a 80mila pesos in contanti. Potrebbe però trattarsi di una nuova scusa inventata dal regime per cercare di coprire la grave mancanza di liquidità che esiste sull’isola, causata dal fallito modello comunista.
È importante ricordare che la mancanza di contanti è una situazione che affligge i cubani a Sancti Spíritus e nel resto dell’isola da tempo, e che è diventata evidente vedendo le segnalazioni delle lunghe code che si formano ai bancomat.
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