Sapete come il carciofo aiuta l’impollinazione?

*L’autore fa parte della community dei lettori de La Vanguardia

Nel giardino del monastero di Pedralbes a Barcellona, ​​comincia già a sbocciare il fiore del carciofo, che in realtà è un’infiorescenza, ma viene lasciato agli impollinatori, perché è un modo di collaborare con l’ambiente.

Ho ritratto i carciofi con un tocco di riflessione per le Foto dei Lettori di La Vanguardia, pensando alla loro utile infiorescenza, che ancora oggi costituisce un aiuto per l’indispensabile impollinazione.

C’è chi crede che il carciofo sia un ortaggio. C’è anche chi lo associa direttamente ad un fiore, ma in realtà si tratta di un’infiorescenza, cioè di vegetali il cui gruppo di fiori è commestibile.

La parte commestibile della pianta è costituita dai boccioli dei fiori prima che sboccino. Il germoglio del carciofo è un gruppo di tanti piccoli fiori tubolari in fase di formazione (un’infiorescenza), ricoperti da numerose brattee coriacee, embricate, su una base edule.

Il carciofo deriva direttamente dai cardi, essendo il risultato dell’incrocio di diverse di queste specie che, in verità, difficilmente potremmo mangiare oggi. Il carciofo (Cynara scolymus) è quindi una pianta erbacea, coltivata fin dall’antichità come alimento nei climi temperati.

Originario del Mediterraneo occidentale, il carciofo è stato successivamente introdotto e coltivato in numerosi paesi del mondo. Gli olandesi introdussero i carciofi in Inghilterra dove cominciarono a crescere a Boreham, nell’Essex, nel giardino di un palazzo di Enrico VIII nel 1530. Furono introdotti negli Stati Uniti nel XVIII secolo attraverso la Louisiana dai francesi e la California dagli spagnoli.

Il nome scientifico del carciofo, Cynara, deriva da uno dei racconti che la mitologia greca ci ha lasciato. Zeus, vedendo una bellissima fanciulla di nome Cynara, si innamorò di lei e decise di portarla con sé sul monte Olimpo per farne una dea. Ma Cynara sentiva la mancanza della sua famiglia e decise di tornare sulla sua isola. Infuriato, Zeus la trasformò in un carciofo. In questo modo il suo sapore dolce e amaro ricorda l’amore, così come il suo cuore, il migliore dell’ortaggio.

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