Questo venerdì Repsol sottopone al suo consiglio di amministrazione il pagamento di un dividendo di 0,45 euro per azione nel mese di gennaio

Questo venerdì Repsol sottopone al suo consiglio di amministrazione il pagamento di un dividendo di 0,45 euro per azione nel mese di gennaio
Questo venerdì Repsol sottopone al suo consiglio di amministrazione il pagamento di un dividendo di 0,45 euro per azione nel mese di gennaio

Repsol terrà l’assemblea generale degli azionisti venerdì prossimo, 10 maggio, nella quale proporrà la distribuzione di un dividendo di 0,45 euro lordi per azione imputato alle riserve libere. Questo dividendo di 0,45 euro lordi per azione imputato alle riserve libere, da pagare nel gennaio 2025, è superiore del 12,5% rispetto agli 0,4 euro pagati – con un acconto sul risultato 2023 di 0,025 euro lordi per azione e con un altro dividendo di 0,375 euro lordi per azione imputati alle riserve libere – lo scorso gennaio, come primo acconto corrispondente al bilancio dell’esercizio 2023. Inoltre, il consiglio proporrà agli azionisti il ​​pagamento del dividendo complementare di 0,5 euro lordi per azione , in pagamento l’8 luglio, che porterà quest’anno la remunerazione complessiva imputata ai risultati dello scorso anno a 0,9 euro per azione, che rappresenta un aumento di circa il 30% del dividendo in contanti, distribuendo 1.095 milioni di euro. Il 22 febbraio, la società energetica guidata da Josu Jon Imaz ha aggiornato la sua “tabella di marcia” per il periodo 2024-2027, con l’impegno di aumentare tale importo totale del 3% ogni anno, fino a 1.197 milioni di euro nel 2027. Repsol stima nel suo piano il pagamento di un dividendo per ogni anno, a seconda di due scenari basati sui prezzi del Brent e del gas naturale, nonché del margine di raffinazione, di 0,99 euro, 1,11 euro e 1,26 euro, nel migliore dei casi, e 0,95 euro, 1 euro e 1,06 euro, a fine 2027, nella misura più pessimistica. D’altro canto, oltre all’approvazione della riduzione del capitale sociale mediante l’ammortamento di 40 milioni di azioni proprie, sarà prevista anche la delega al consiglio di amministrazione del potere di eseguirla in tutto o in parte e nelle occasioni che riterrà più convenienti. deliberare, ovvero non dare esecuzione, ad una seconda riduzione del capitale sociale mediante ammortamento fino ad un massimo di 121.739 milioni di azioni proprie, pari al 10% del capitale sociale della società. VOTO CONSULTIVO SULLA STRATEGIA DI TRANSIZIONE ENERGETICA. Allo stesso modo, anche la società presieduta da Antonio Brufau sottoporrà ai suoi azionisti un voto consultivo sulla strategia di transizione energetica della società. Questa sarà la seconda volta, dopo l’assemblea del 2022, in cui il gruppo sottopone questa strategia al voto consultivo degli azionisti, che rappresenta un ulteriore passo avanti nel dialogo continuo con i suoi investitori e nel suo obiettivo di diventare un’azienda a zero emissioni nette nel 2050. La società sottoporrà inoltre a voto consultivo i conti dell’esercizio 2023, nonché la relazione annuale sulla remunerazione degli amministratori di Repsol per l’anno scorso.

 
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