L’Associazione nazionale dei produttori di latte (Analac) ha espresso la sua preoccupazione per le crescenti difficoltà incontrate dai produttori di latte in Colombia. Secondo tale organizzazione, le aziende del settore lattiero-caseario colombiano hanno ridotto in modo considerevole e arbitrario gli acquisti di latte crudo dai produttori locali, il che sta generando gravi problemi economici nel settore agricolo.
La situazione è diventata particolarmente preoccupante negli ultimi quattro mesi, con un notevole aumento del numero di allevatori che non riescono a vendere la propria produzione, rallentando il progresso produttivo, promuovendo l’informalità, aggravando le condizioni di mercato e incidendo soprattutto negativamente sul reddito dei produttori di latte .
“L’ANALAC ribadisce la sua immensa preoccupazione per queste misure che sono evidenti da febbraio e fino ad oggi. Chiediamo che l’acquisto di latte crudo dagli allevamenti produttori rimanga stabile e non si aggiungano criteri, non contenuti nella normativa vigente, a sostegno delle decisioni di riduzione degli acquisti», ha diffuso in una nota l’associazione.
La situazione non colpisce solo gli allevatori, ma mette a rischio anche la stabilità delle zone rurali, dove l’industria lattiero-casearia svolge un ruolo cruciale nell’economia locale, soprattutto in aree come Antioquia, Nariño, Valle del Cauca, Eje Cafetero, Caquetá, tra altri bacini lattiero-caseari.
“Si tratta di un grosso ostacolo allo sviluppo della filiera lattiero-casearia, un freno violento alla produttività aziendale che, sommato ai già 14 mesi di tendenza al ribasso del prezzo pagato al produttore, all’enorme sforzo compiuto dai produttori, con i costi elevati, per garantire l’approvvigionamento del latte durante il periodo estivo, limitano le possibilità di vendita del produttore e lo mettono in gravi difficoltà economiche.
Di fronte a questo panorama preoccupante, Analac ha esortato le autorità governative a intervenire e attuare misure a sostegno dei produttori di latte.
