Andy Kusnetzoff vivere una Festa del papà diverso, poiché è il primo senza Juan Carlos Kusnetzoff. L’autista lo ricordava con una post commovente e un tenero aneddoto nei social network.
“Quando avevo 21 anni, sono stato ricoverato in ospedale per emorragia interna per due mesi. Le cose non andavano bene e mio padre mi ha accompagnato tutte quelle notti”, ha detto. E ha rivelato: “Ora guarito, Mi ha dato un testo che descrive tutto. Caldo, colto, affettuoso. Saggio”.
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“In questa prima festa del papà, senza la sua presenza fisica, la condivido. Buona giornata papà”, Si chiudeva accanto a una foto con il sessuologo ricordato e a un foglio con il testo in questione.
Cosa diceva il testo che Juan Carlos Kusnetzoff ha regalato a suo figlio Andy?
Come si può vedere nel foglio condiviso dall’autista nel post, il testo si intitola “Paternità”.
“E un giorno, un dolce giorno, con dolce dolore, guarirai te stesso, come un albero al vento”, inizia il testo. E prosegue: «E sarà la gioia di guardarti negli occhi, negli occhi del figlio, e ritrovare il tuo sguardo azzurro, celestiale, profondo, di Scorpione, restituirmi la luce, ritornare dalle ombre infernali del nulla. ” “Una notte dell’ottobre 92. Ti guardo”conclude.
La morte di Juan Carlos Kusnetzoff
Il sessuologo è morto domenica 28 aprile all’età di 87 anni. La notizia è stata confermata dal figlio Andy Kusnetzoffche ha dedicato a posta in movimento nei social network.
“Non è mai così buio come prima dell’alba…” La tua citazione preferita. Questo momento è il più buio. Devo dirti addio. Quanto è diversa la cosa razionale, pensare che avevi 87 anni, che hai vissuto tante battaglie, da quella emotiva”, si è lamentato.
Commosso, ha continuato: “Pensare che non ti rivedrò mai più mi spezza il cuore. La tua voce è quella che ho sentito per tutta la vita. Mi hai ispirato e guidato. Il tuo affetto e affetto, il tuo piccolo materialismo, la tua vocazione allo studio e all’insegnamento”.
“Non potrei mai essere all’altezza dei tuoi studi accademici, ma abbiamo potuto condividere la voglia di comunicare. 23 anni di radio e rubriche. Fin da quando ero bambino sentivo “tuo padre è il sessuologo?” Sempre orgoglioso di quello che sei. In anticipo sui tempi. Parlare di argomenti che erano tabù. Intelligente, colto. Caloroso e saggio”, ha sottolineato.
In chiusura ha assicurato: “Quello che verrà sarà difficile per me. Ma tu sarai sempre lì. Nelle chiacchiere, nella pizza a El Cuartito. Nei tanghi. Nei miei figli”. “Grazie per tutto quello che mi hai dato. Amore, umorismo, empatia. Mi mancherai. Ti saluto come mi hai salutato fin da piccolo: ‘Buona notte, ragazzino. Buonanotte papà. Possa tu riposare, figlio mio. Riposa tranquillo, papà.'”