‘Clan’. Una serie appesantita da un eccesso di ambizione

‘Clan’. Una serie appesantita da un eccesso di ambizione
‘Clan’. Una serie appesantita da un eccesso di ambizione

Jorge Guerricaechevarría, braccio destro di Alex de la Iglesia e uno dei più grandi sceneggiatori del cinema spagnolo, è incaricato di dirigere un’altra serie ambientata nel mondo del traffico di droga e che ha la sua origine in eventi reali (Operazione Necora). “Clan”, che sembra molto ambizioso iniziare e i tentativi di affrontare le diverse prospettive del fenomeno del narcotraffico in Galizia, finiscono per non distinguersi in nulla, Rimane alla superficie di tutti gli approcci e non approfondisce abbastanza nessuno di essi.

A differenza dell’eccellente ‘Fariña’, che si concentra sui criminali e li presenta come uomini duri, calcolatori e implacabili, ecco un resoconto molto bianco di questo fenomeno criminale. I membri del clan Padín, quello che domina la zona di Cambados, Sono descritti quasi come “uomini d’affari” che si dedicano part-time al business della droga e anche le poche dosi di violenza che usano sono molto misurate.

Nella pentola in cui viene cotta la serie vengono aggiunti diversi ingredienti che non si amalgamano bene: una storia d’amore tanto noiosa quanto prevedibile, un poliziotto ossessionato dall’idea di porre fine alla mafia galiziana, ad altri agenti corrotti e alla famiglia di una spia, che vive emarginato nella città e che è la parte della trama più interessante a priori. Nessuno di loro decolla abbastanza da sostenere una serie che va avanti troppo a lungo (7 episodi).

Sul lato positivo della bilancia, un grande cast composto principalmente da attori galiziani: Tamar Novas (Goya per ‘Il mare dentro’), Melania Cruz (‘Rapa’), Chechu Salgado (Goya per ‘Le leggi della frontiera’), Diego Anido (‘As Bestas’), Xosé Antonio Touriñán (‘Fariña’ ), Miguel de Lira… La protagonista della serie è Clara Lago, un avvocato di successo che, dopo l’inspiegabile omicidio del padre, scopre di essere in realtà un trafficante di droga pentito entrato in un programma di protezione testimoni e lasciato moglie e figlia in Galizia. Da qui in poi, una storia la cui forza motrice è la vendetta, ma che si diluisce man mano che si aprono i rami del racconto.

Vale la pena guardare ‘Clans’?

  • La storia è debole perché non finisce di definire ciò che vuole essere.
  • La cosa migliore è la legione di eccellenti personaggi secondari che compaiono nella serie.
  • È lontano dalle altre produzioni sull’argomento: ‘Fariña’, ‘Narcos’…
  • Il finale semi-aperto invita a una seconda stagione, il che probabilmente non è una buona idea.
  • La serie va dal più al meno.

Quali altre serie ci sono da guardare?

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