Se fermate ‘Il Gladiatore’ al minuto 86, vedrete uno degli errori più incomprensibili della storia del cinema


Mentre mezzo mondo attende la prima di ‘Il Gladiatore 2’, che avrà luogo alla fine dell’anno con Paul Mescal come protagonista, molti nostalgici colgono l’occasione per rivisitare il suo predecessore, ‘Il Gladiatore’ (2000), il film originale che Ridley Scott ha pubblicato durante le prime fasi del 21° secolo e che ha un cast composto da Russell Crowe, Joaquin Phoenix, Connie Nielsen, Oliver Reed, Richard Harris e Djimon Hounsou. Questa epopea storica ambientata nell’antica Roma, ha deliziato il pubblico riaccendendo l’interesse per i film peplum, cioè il cinema storico d’avventura. Il film è ambientato nell’anno 180 d.C. e segue le avventure di Massimo, interpretato da Russell Crowe, un importante generale dell’esercito dell’imperatore Marco Aurelio che viene tradito da suo figlio Commodo, interpretato da un giovane Joaquin Phoenix, che cerca di ucciderlo. Durante la sua fuga, Máximo viene ridotto in schiavitù e utilizzato come gladiatore, cosa che risveglia in lui un enorme desiderio di vendetta.

Immagini Getty

Il film ebbe un successo clamoroso sia al botteghino che di critica, e finì per vincere cinque Oscar, incluso il premio principale nella categoria Miglior film. Nonostante ciò, ‘Il Gladiatore’ presenta un buon numero di errori anacronistici come imprecisioni storiche e oggetti che non erano ancora stati inventati all’epoca in cui si svolge la trama.

Un chiaro esempio di ciò si può trovare nella scena in cui, dopo la fuga di Massimo, i soldati romani al comando di Commodo si dirigono verso la sua casa per ucciderne la moglie e il figlio. Il figlio di Commodo, interpretato dal piccolo Giorgio Cantarini, informa felicemente la madre di quello che presume sia il ritorno del padre dal fronte. Innanzitutto, nella versione originale, questa dicitura è fatta in lingua italiana, e sebbene la casa di Commodo si trovi in ​​una regione dell’Impero Romano appartenente all’Italia moderna, la lingua utilizzata era il latino e non l’italiano. Inoltre, mentre il figlio di Commodo corre frettolosamente lungo la strada per presumibilmente ricongiungersi con suo padre, la scena mostra chiaramente alcuni segni sul terreno appartenenti ad un trattore quello non dovrebbe essere lì.

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Da menzionare anche la scena in cui il combattimenti di gladiatori nel Colosseo a Roma distribuendo una sorta di volantini di propaganda. Questo è un altro degli errori anacronistici del film, poiché nell’Antica Roma non esistevano né venivano utilizzati opuscoli, poiché il modo più utilizzato per diffondere eventi e notizie era affiggerli su una bacheca pubblica. Allo stesso modo, possiamo vedere come in diverse scene, l’imperatore Commodo decide della vita dei gladiatori dopo lo spettacolo: se il personaggio interpretato da Joaquin Phoenix fa il gesto del pollice in su, significa che il gladiatore vivrà fino al prossimo combattimento; Se invece il pollice sarà rivolto verso il basso, il gladiatore verrà sacrificato. Questo però è uno degli errori più sconosciuti, poiché nell’Antica Roma il pollice in su significava la morte del gladiatore, mentre il pollice in giù indicava la sua salvezza. I produttori del film erano consapevoli di questa inesattezza, ma hanno deciso di mantenerla per non confondere il pubblico poiché attualmente il gesto del pollice in su è inteso come un segnale positivo.

L’errore incomprensibile del ‘Gladiatore’

Infine, il più grande errore anacronistico del film avviene durante uno dei primi combattimenti al Colosseo, intorno al minuto 86 del film, quando la battaglia di Zama che portò alla seconda caduta di Cartagine viene ricreata per il divertimento del pubblico. Durante la sequenza d’azione, uno dei carri perde il controllo e si schianta, saltando in aria. È proprio in quel momento che si vede per qualche secondo una bombola di gas attaccata all’interno dell’auto.

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Anche se un’altra presunta gaffe del film, in cui un aereo volava in cielo durante uno dei combattimenti che si svolgono nella scuola dei gladiatori in Nord Africa, ha guadagnato fama e notorietà quando è diventata virale, si tratta di un montaggio che ha alimentato un falso mito questo non ha posto nel film.

 
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