“Migliaia” di camion di aiuti umanitari, per lo più carichi di cibo, sono rimasti bloccati in Egitto senza poter entrare nella Striscia di Gaza dopo che Israele ha preso il controllo del lato palestinese del valico di Rafah, hanno informato fonti umanitarie all’EFE dal valico di frontiera.
Un lavoratore della Mezzaluna Rossa egiziana ha detto all’EFE dal valico che “migliaia” di camion sono stati spostati in una zona logistica di carico e scarico situata vicino al lato egiziano del valico, aggiungendo che non ci sono istruzioni su cosa fare con le spedizioni .
“Le uniche istruzioni che abbiamo ricevuto ieri sera erano solo di portare i camion che si trovavano davanti al valico verso l’area logistica che il governo egiziano assegna come area di attesa per i convogli”, ha detto la fonte, che ha chiesto l’anonimato e ha assicurato che il valico Rafah è rimasta inattiva per tutta la giornata di martedì.
Tuttavia, ha assicurato che alcuni feriti sono stati evacuati fino alle prime ore del mattino dal lunedì al martedì, ma secondo il Ministero della Sanità di Gaza, controllato dal gruppo islamico palestinese Hamas, gruppo considerato terrorista dall’UE, non ci sono state più partenze dopo la lista dei feriti è stata “bandita”.
Danni nella parte egiziana
Secondo il dipendente della Mezzaluna Rossa, “ci sono danni alla parte egiziana del valico di Rafah, oltre a vetri rotti, a seguito dei bombardamenti” contro l’omonima città di Gaza, dove oltre un milione di sfollati vivere in condizioni di sovraffollamento per la guerra.
“Siamo una squadra di sei persone, e la notte scorsa abbiamo dormito tutti nella stessa stanza perché avevamo paura di un possibile bombardamento del valico,” ha detto la fonte.
L’esercito israeliano ha confermato questa mattina di aver preso il controllo con i carri armati del lato di Gaza del valico di Rafah, dopo una notte di intensi bombardamenti contro la parte orientale della città del sud in cui sono morte almeno venti persone.
Il governo egiziano ha condannato l’azione di Israele e l’ha considerata una “pericolosa escalation”, mentre il segretario generale dell’ONU, António Guterres, ha chiesto di “aprire immediatamente” questo valico di frontiera, che assorbe la maggior parte degli aiuti umanitari in transito verso Gaza, poiché così come Kerem Shalom, sempre nel sud dell’enclave.
ct (efe, afp)
