Via Undiano: porte e finestre, balaustre e il glamour dell’art déco

Via Undiano: porte e finestre, balaustre e il glamour dell’art déco
Via Undiano: porte e finestre, balaustre e il glamour dell’art déco

È giornalista, ingegnere civile e professore presso l’Universidad Nacional del Sud in materie legate al patrimonio architettonico e all’urbanistica. Ha pubblicato articoli sulle riviste Propiedad, Todo es Historia, Obras & Protagonistas e Summa +. Partecipa a diversi micro radiofonici riferiti alla storia di Bahía Blanca. In due occasioni ha ricevuto la prima menzione dell’ADEPA nella categoria Cultura e Storia.

“L’architettura deve appartenere all’ambiente in cui verrà collocata e adornare il paesaggio invece di disonorarlo”. Frank Lloyd Wright

Undiano era Sebastián, Sebastián de Undiano y Gastelu, capitano del reggimento di miliziani volontari durante il viceregno del Río de la Plata. Aveva 49 anni quando nel 1805 propose al re di Spagna una campagna nel deserto, basata sulla “conquista pacifica di 17mila leghe quadrate di terra situate nel posto migliore dell’universo”, senza spargimento di sangue perché non vi sono piccole tribù di indiani: “Non si opporranno a un progetto che non li danneggi”. Morì nel 1829, quando la nostra città festeggiava il suo primo anno di esistenza. Ha lasciato un libro in cui espone la sua idea.

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È la strada dove, alla fine del XIX secolo, si trovava un lazzaretto per i malati di colera e uno dei pochi luoghi in cui è salvata la strada del Nord-Ovest.

Oggi consente un tour in cui l’architettura si manifesta in vari stili, case chorizo ​​​​con alberi da frutto e porte a vetri, l’estetica cubista degli anni ’30, le balaustre e gli ornamenti dell’inizio del secolo. Una parte di un libro, quella scritta dalla città, si legge meglio con i piedi, mentre si cammina.

Le case tanto amate

“Ossessionati dalla mobilità, abbiamo perso la capacità di creare quartieri dove sia un piacere crescere e invecchiare”. Jan Gehl

Sono case centenarie o prossime ad esserlo. Ecco perché quelle facciate in gesso simile alla pietra, le grandi finestre e le loro porte altissime. Le sue facciate sono decorate con modanature, cornici e ornamenti.

In alto, le balaustre condividono il cielo, opera di artigiani e designer al top. Li guardi in tanti modi, ad altezza di chi cammina, alzando lo sguardo, ammirando le loro lavorazioni in ferro, scoprendone i dettagli.

Porte ad una galleria

“Città che sembra un verso./Strade illuminate dai patio.” Jorge Luis Borges

Si chiamano “Case del Chorizo” e la finitura definisce le costruzioni urbane situate tra il 1880 e il 1930. Era una risposta agli stretti lotti di 10 metri davanti, una successione di stanze in una fascia, appoggiate su un muro di partito.

Tra natura e mistero

Costruito da immigrati, soprattutto italiani e spagnoli, eredità della casa coloniale e del caseggiato, strutturato attorno a un patio e una galleria che attraversa tutti i pezzi.

La maggior parte di queste case sono arretrate rispetto alla linea comunale, che si materializza con muri a mezza altezza. Un albero di limone, un albero di arancio, una vite sono tipici del cortile. Col tempo potrebbe essere aggiunta una stanza sul davanti. È semplice identificarli, diversi, unici. E se ci sono dubbi, basta guardare la porta di accesso alla galleria, realizzata in ferro e con vetri distribuiti in diversi colori.

Geometrie che emozionano

“L’Art Deco è la monumentalità presa dall’Antico Egitto, è l’ingegneria e l’illuminazione del Futurismo, le forme frazionarie del Cubismo, i colori Fauvisti, la geometrizzazione del Bauhaus”. Juan Calvo

Curioso caso di art deco. Lo stile degli anni folli, degli anni ’20 e ’30, del periodo tra le due guerre, del mondo che cercava di esprimere la propria fiducia in un mondo nuovo, quello della tecnologia, della velocità, dell’energia.

I gradini art déco

La tipica gamma di stile

La risposta è stata quest’arte astratta, geometrica, di triangoli e volumi, con dettagli egiziani, maya e aztechi. Uno stile che ha definito Miami e Hollywood e che si adattava meravigliosamente alle facciate dei quartieri che cercavano di essere diversi.

Barca o casa nautica, variante dello stile

Le porte della galleria

Nella varietà

Camminare per un isolato, più isolati, è trovare dettagli, segni, curiosità, indicazioni. Molti non sono classificati per stili o epoche. Fanno parte del tessuto urbano. Suggeriscono momenti, tempi e usanze. Riflettono eventi e momenti.

Modi per identificare, il ferro progettato per la tradizionale lamiera ovale.

Un murale colorato che invita a ballare, una fontana che ha sostituito l’acqua con il verde, una testa di leone verde.

I rami sensibili del salice creano una cortina al passaggio, le radici sollevate, testimonianza della forte tempesta, ma dell’albero che rifiuta di morire.

Un balcone può essere anche plasticità, design, con interruzioni e sbalzi. Il diverso in alto.

 
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