C’è stato un accordo di principio e si prevede la riapertura dello stabilimento di Minas

C’è stato un accordo di principio e si prevede la riapertura dello stabilimento di Minas
C’è stato un accordo di principio e si prevede la riapertura dello stabilimento di Minas

Il conflitto dentro Fabbriche nazionali di birra (FNC) sembra giunta al termine dopo la firma di un pre-accordo tra azienda e sindacato, sancito nel Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale (MTSS).

Dopo l’incontro di MTSS, le autorità dell’azienda produttrice di birra e i membri della Federazione dei lavoratori e degli impiegati delle bevande (FOEB) ha deciso di evitare la chiusura dello stabilimento miniere, che avrebbe dovuto iniziare lunedì prossimo, 1 luglio.

L’accordo prevede la riapertura dello stabilimento sito in Lavalleja con il 60% dei 150 dipendenti precedentemente impiegati. La proposta verrà comunque comunicata in assemblea a cura dell’ FOEB lunedì, in una nuova fase precedente alla firma di un accordo.

Vale la pena ricordare che una settimana fa regnava ancora incertezza, secondo il presidente del sindacato delle bevande, Fernando Ferreira, che riteneva che in quel momento i tavoli negoziali fossero stagnanti.

I dettagli dell’accordo

Il capo dell’MTSS, Mario Arizti, Ha precisato nel dialogo con Subrayado che è stato firmato “un pre-accordo soggetto all’approvazione dell’assemblea dei lavoratori” e ha chiarito: “L’assemblea deve ancora accettare il pre-accordo la prossima settimana e diventerà un accordo collettivo”.

Se ciò dovesse accadere, Arizti ha indicato che la società riprenderà le operazioni a partire da agosto con l’ reintegrazione del personale. Sul punto ha spiegato: “Il 60% dei lavoratori resta al lavoro e lo stabilimento resta operativo”.

Per quanto riguarda coloro che non riprenderanno le attività, il ministro ha avanzato la possibilità di farlo “pensione incentivata”. “È utile per chi si presenta e lo trova attraente o per il personale che è vicino al la pensione”, ha posato.

La FNC ha accusato un problema di competitività

La decisione di chiudere lo stabilimento di Minas è stata comunicata dalla FNC all’inizio di maggio, precisando che sussistono problemi di competitività, tra i quali hanno menzionato “il Costi elevati di produzione di Uruguay rispetto ad altri paesi della regione”.

In un comunicato l’azienda ha fatto riferimento anche alla “crescita importazione di lattine prodotti a basso costo che raggiungono valori impossibili da eguagliare con le condizioni attuali dell’industria nazionale”, così come “la più piccola scala di produzione locale e bassa produttività”.

Infine, la FNC ha ritenuto che “l’ pressione fiscale Ciò è particolarmente distorsivo nel settore delle birre a rendere” e sostengono che vi sia una capacità inutilizzata superiore al 50%, una combinazione che rende la situazione “insostenibile”, hanno affermato.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

-

PREV Il ministro degli Esteri russo condanna il tentativo di colpo di stato in Bolivia
NEXT i momenti curiosi nella storia dei dibattiti presidenziali statunitensi.