l’ansia per le formule contrasta con i dubbi sulla partecipazione al termine della campagna

l’ansia per le formule contrasta con i dubbi sulla partecipazione al termine della campagna
l’ansia per le formule contrasta con i dubbi sulla partecipazione al termine della campagna

IL campagna elettorale Poiché le elezioni interne di domenica si concluderanno formalmente questo giovedì, anche se ieri i candidati hanno bruciato le loro ultime cartucce per sedurre un elettorato riluttante a partecipare alle primarie.

Sono 2.766.342 gli uruguaiani qualificati dalla Tribunale elettorale per esprimere il tuo voto in uno dei partigiani interni. Ma il livello di palo è probabilmente una delle domande più grandi di domenica.

Anche se storicamente la partecipazione elettorale alle elezioni interne è bassa (40%), l’ultimo sondaggio del Figura A questo proposito è emerso che per questa occasione 6 uruguaiani su 10 intendono votare. Un bel cambio di abitudine, se lo dimostrano i numeri finali di domenica.

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Nel Frente Amplio l’ordine della formula sarà conteso tra Yamandú Orsi e Carolina Cosse.

Le forze principali, il Partito Nazionale (PN) e il Fronte ampio (FA)arrivano al comizio elettorale con scenari interni molto diversi.

Nella forza ufficiale è chiaro che Álvaro Delgado, ex Segretario della Presidenza, vincerà la candidatura per concorrere ad ottobre. Le domande vertono sulla conformazione della formula, questione che negli ultimi giorni si è andata rafforzando fino a suscitare un certo fastidio nel candidato che ieri ha proposto agli impazienti di “prendere un clonazepam”.

La frase nasconde qualcosa di più della stanchezza di fronte alla stessa domanda “chi sarà il candidato alla vicepresidenza?” Delgado non era e non è convinto di completare il binomio con l’economista Laura Raffo, eventuale secondo alle elezioni interne.

Ha pensato al ministro dell’Economia e delle Finanze, Azucena Arbeleche. Lei non vuole. Il cancelliere è stato mescolato Omar Paganini e hanno anche misurato con i consulenti l’effetto dell’aggiunta Daniele Salinas, ex Ministro della Sanità e parte di Riunione cittadina.

Ma le pressioni interne al Partito Nazionale per emulare la ricetta del Frente Amplio e avere una formula composta dal vincitore e dal secondo, con il vantaggio di essere parità, impone. Anche l’esigenza di immediatezza: l’abbinamento deve essere conosciuto la domenica sera stessa. La posta in gioco è iniziare, con la vittoria che arde tra le mani, a gettare i primi semi in vista di ottobre, questo è un discorso presidenziale, di unità e di affrontare l’opposizione.

Nel Frente Amplio, invece, nonostante i sondaggi sulle intenzioni di voto posizionino l’ex sindaco di Cannelloni, Yamandù Orsi, da favorito, si trattiene il fiato fino all’ultimo momento.

Del settore delle Canarie lo sanno e ancora si rifiutano di parlare di vittoria. Il principale rivale delle primarie sul fronte progressista, il sindaco di Montevideo in uso della licenza, Carolina Cosse, Ha compensato bene la sua immagine capitalista con una campagna attiva e approfondita all’interno del paese. Inoltre – e questo è fondamentale – le forze che sostengono la sua candidatura sono quelle che partecipano organicamente alle elezioni interne.

La posta in gioco, quindi, nelle elezioni interne del Frente Amplio è la capacità di mobilitazione dei contendenti. Il resto è stato costruito su regole pubbliche e chiare fin dall’inizio della campagna: nella formula ci saranno Orsi e Cosse. Resta solo da conoscere l’ordine.

 
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