Il Brasile depenalizza il possesso e il consumo di marijuana per uso personale

Il Brasile depenalizza il possesso e il consumo di marijuana per uso personale
Il Brasile depenalizza il possesso e il consumo di marijuana per uso personale

10:15

I giudici della più alta corte brasiliana hanno votato a favore della depenalizzazione del porto droga per uso personale, in un processo iniziato nel 2015 e quello mantiene divisa la polarizzata società brasiliana.

“Si forma una maggioranza” per decidere “che il trasporto per consumo personale (di droga) costituisce un’azione illecita senza carattere penale”, ha sintetizzato il presidente della Corte Suprema Federale (STF), Luis Roberto Barroso.

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La maggioranza è stata raggiunta dopo l’annuncio del voto favorevole del giudice José Antonio Dias Toffoli. Alla fine, su un totale di 11 giudici della STF, otto si sono pronunciati a favore e tre contro la depenalizzazione.

Barroso ha però precisato che resta “il divieto di consumo nei luoghi pubblici”.

La normativa attuale, che risale al 2006, punisce chiunque “acquista, detiene, trasporta o trasporta sostanze stupefacenti per uso personale senza autorizzazione”, compresi droga.

Sebbene le sanzioni siano leggere per i consumatori – che forniscono servizi alla comunità o partecipano a un programma educativo –, La legge lascia alla discrezionalità dei giudici stabilire se il portatore sia un utente o un trafficante. Questi ultimi dovranno affrontare dure pene detentive.

I giudici hanno anche discusso in questo processo quale importo droga deve essere impostato per differenziare l’utente dal trafficker.

Nonostante la maggioranza dei magistrati abbia votato a favore della definizione di un limite per gli utenti, ci sono state differenze sulle quantità, con proposte di 25 grammi e 60 grammi. Questa decisione, secondo Barroso, verrà annunciata mercoledì.

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L’anno scorso, spiegando il suo voto favorevole, Il giudice Alexandre de Moraes aveva condannato duramente la legge antidroga esistente, che consente di punire soprattutto “i giovani, soprattutto i neri non istruiti, che vengono trattati come trafficanti di droga per il possesso di piccole quantità”.

Una volta concluso questo processo, tutte le istanze giudiziarie dovranno seguire la soluzione adottata dalla STF nel giudicare i casi relativi al possesso di beni droga.

Il processo risponde al ricorso presentato dalla difesa di un detenuto condannato per aver nascosto tre grammi di droga droga.

La questione è molto controversa in Brasile, dove Le organizzazioni conservatrici si oppongono fermamente alla depenalizzazione delle droghe e parallelamente avanza al Congresso un’iniziativa contraria alla decisione della Corte Suprema.

Il Senato, con maggioranza conservatrice, ha approvato ad aprile un progetto che introduce nella Costituzione il reato di detenzione e porto di sostanze stupefacenti, indipendentemente dalla quantità.

Da allora, L’emendamento attendeva il dibattito alla Camera dei Deputati.

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Dopo il voto della Corte, il presidente della Camera, Arthur Lira, ha creato una “commissione speciale” per discutere del progetto.

Il presidente del Senato, Rodrigo Pacheco, da parte sua ha criticato l’operato della STF, riferendosi ad una “invasione di potere”.

“La depenalizzazione può avvenire solo attraverso il processo legislativo e non tramite una decisione giudiziaria”, ha detto ai giornalisti.

Migliaia di persone hanno marciato questo mese a San Paolo contro questo progetto e a favore della depenalizzazione della cannabis.

 
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