Lo scrittore antiocheno Piedad Bonnett, nato ad Amalfi, 73 anni fa, e di recente insignito del Premio Reina Sofía per la poesia iberoamericanaha espresso il suo disagio per i maltrattamenti subiti alla Fiera Internazionale del Libro di Quito.
“Sono un po’ disperato (…) perché non me lo aspettavo. Vengo con la bronchite, sono salita sull’aereo con l’ultima terapia respiratoria (…) E se domani è lo stesso, mi sembra quasi di aver perso tempo a venire”, ha detto la scrittrice alla sua presentazione di fine settimana settimana alla Fiera Internazionale del Libro di Quito,
Come dettagliato dal portale Las 2 Orias, eLa denuncia è nata perché le sale per gli interventi degli autori ospiti erano inadeguate, a causa della scarsa acustica del luogo.che non ha permesso al pubblico di ascoltare correttamente.
Secondo i media, sebbene Piedad fosse stata trasferita in un altro spazio, questo era altrettanto scomodo a causa dell’eccessivo rumore esterno, che indusse la scrittrice a non proseguire il suo discorso, perché non poteva “competere con la stanza accanto”.
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Pedro Salgado, giornalista ecuadoriano molto noto nel campo delle questioni culturali, ha detto che i produttori hanno provato a cambiare il suono, ma era impossibile. “E non restava altro che chiedere, in mezzo allo sconforto del pubblico, che l’Auditorium del piano superiore potesse ospitare l’evento. Ma l’Auditorium era pieno, con un evento musicale dell’Università delle Americhe, quasi senza pubblico. L’evento musicale si è concluso e il posto era libero per iniziare l’intervista e la lettura di poesie con Piedad Bonett. E infine, Dopo un’ora si poteva avviare; con poco pubblico e in un auditorium senza sedie”.
La Colombia è stata l’ospite d’onore della Fiera Internazionale del Libro di Quito, che si è svolta dall’8 al 16 giugno.
Oltre allo scrittore colombiano sono state invitate 30 personalità del mondo della letteratura, tra cui Andrea Mejía, Gloria Susana Esquivel, Santos Jamioy, Power Paola e Mario Mendoza.
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La presenza della Colombia alla Fiera Internazionale del Libro di Quito è stata etichettata come Storie Possibili, un titolo che ha cercato di creare dialoghi diversi, “non solo attraverso le lettere ma anche attraverso l’oralità indigena, e quindi promuovere spazi di partecipazione che includano i dibattiti che “sono emersi intorno la commemorazione dei cento anni della Vorágine, nel 2024.”
Il bilancio consuntivo della Fiera ha registrato 60.000 visitatori, un dato in notevole aumento rispetto a quelli registrati negli anni precedenti.
