DigitalES presenta il primo Libro Bianco sull’AI Generativa

DigitalES presenta il primo Libro Bianco sull’AI Generativa
DigitalES presenta il primo Libro Bianco sull’AI Generativa

Oggi, durante la conferenza annuale DigitalES Summit 2024 (#digitalES2024) a Madrid, DigitalES, l’Associazione spagnola per la digitalizzazione, ha lanciato il Libro bianco sull’intelligenza artificiale generativa. Quest’opera, che può essere scaricata gratuitamente qui, è ora disponibile al pubblico.

Sebbene l’intelligenza artificiale generativa sia una tecnologia relativamente nuova, sono già stati scritti numerosi libri generali e tecnici sull’argomento. Tuttavia, finora non si sono concentrati su applicazioni specifiche per settori specifici. Questo libro cerca di colmare questa lacuna concentrandosi sui settori della tecnologia, dell’informazione e delle comunicazioni (TIC).

“La Spagna è in una posizione privilegiata per sfruttare il potenziale dell’intelligenza artificiale generativa. Disponiamo di un ecosistema di innovazione in forte espansione, di talenti qualificati e di un tessuto imprenditoriale, desiderosi di abbracciare questa tecnologia, che per ottenere il massimo da essa deve essere fatta in modo responsabile e mettendo le persone al centro”, avanza Adolfo Rodero Cosano, leader del Gruppo di lavoro sull’intelligenza artificiale generativa presso DigitalES e amministratore delegato di Accenture.

L’intelligenza artificiale generativa nelle imprese e nel lavoro

Il primo Libro bianco sull’intelligenza artificiale generativa in Spagna ne esamina l’impatto nel Paese, sia nella sfera pubblica che in quella privata. I dati dell’INE indicano che nel 2022, l’11,8% delle aziende spagnole con più di dieci dipendenti utilizzava già l’intelligenza artificiale. Questa percentuale è notevolmente più elevata nelle aziende dedicate all’informazione e alla comunicazione (41,9%) e nel settore ICT (41,3%).

Il documento esplora anche come l’intelligenza artificiale generativa trasformerà il mercato del lavoro. In Spagna, più della metà dell’orario di lavoro sarà modificato in 7 dei 18 settori studiati, con un’enfasi sull’amplificazione delle capacità e, in misura minore, sull’automazione delle attività.

La recente incorporazione dell’intelligenza artificiale generativa nell’ambiente di lavoro rappresenta un cambiamento radicale nel modo di lavorare, occupandosi di compiti ripetitivi e di scarso valore, gestendo grandi volumi di dati e risolvendo casi complessi che prima erano irrealizzabili. Il Libro Bianco indica che i ruoli che cresceranno maggiormente saranno quelli degli specialisti in trasformazione digitale e sviluppo del business, mentre diminuiranno le posizioni amministrative, di segreteria, di gestione delle fatture e delle prenotazioni.

Per quanto riguarda il settore delle telecomunicazioni, nonostante l’uso massiccio di soluzioni di IA generativa non sia ancora diffuso, si prevede che entro il 2026 il 95% di queste aziende avrà adottato queste tecnologie.

Miglioramenti nella produttività e nelle raccomandazioni

L’intelligenza artificiale generativa promette miglioramenti significativi nella produttività aziendale, con incrementi stimati tra il 10% e il 30% a seconda del settore. Migliorerà inoltre l’agilità e il time-to-market per le aziende che lo implementano in modo efficace.

Tra le raccomandazioni del Libro Bianco per sfruttare i vantaggi dell’intelligenza artificiale generativa, DigitalES suggerisce di progettare una strategia specifica per i talenti, sviluppare competenze e piani di formazione e incoraggiare la creatività e la collaborazione tra i dipendenti, liberandoli da compiti ripetitivi.

Il documento affronta anche i vantaggi e le sfide dell’intelligenza artificiale generativa in termini di sostenibilità ed economia circolare, nonché i progressi e le sfide etiche e di responsabilità nella sua applicazione.

Infine, DigitalES propone politiche specifiche per stabilire le responsabilità per le aziende che non sviluppano e gestiscono l’intelligenza artificiale in modo affidabile, all’interno di un quadro normativo che considera se un’azienda è fornitore o proprietario di un sistema di intelligenza artificiale e adegua le sue richieste in base al livello di rischio il sistema specifico.

 
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