L’Argentina al vertice dei Casa Awards › Cultura › Granma

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Un notevole quadro narrativo in cui la complessità di un’epoca e della vita politica dell’Argentina degli anni Cinquanta risuona nella vita di ciascun personaggio, costituisce la trama del romanzo Buenos Aires, Fine d’Autunno, dell’argentino Guillermo Adrián Paniaga, vincitore del Premio il premio Casa de las Américas in questa categoria, in cui sono state menzionate, inoltre, le opere Las noche de Cantalao, del cubano Nieves Cárdenas López, e Ninjas de piñata, dell’altro argentino José Llambías.

Alla presenza di Abel Prieto Jiménez, presidente della Casa de las Américas, i risultati della 64a edizione del concorso sono stati presentati nella sala Che Guevara dell’istituzione. Nel genere saggistico, convocato per l’occasione con un tema artistico-letterario, è risultata vincitrice l’opera Cammini da molto tempo. La testimonianza andina della violenza politica in Perù, a cura dell’intellettuale argentina Betina Sandra, con un’analisi critica delle culture tradizionali e popolari.

Le menzioni in questa sezione riguardavano i saggi Utopie coloniali. Controversie dei cronisti Las Casas e Fernández de Oviedo per il Nuovo Mondo, dell’argentina Vania María Teglia; Non perché non vedo, non vedo. Poetica dell’occhio nella letteratura ispanica del XXI secolo scritta da donne, della spagnola Marta Pascua Canelo e La Muerte Blanqueada. Breve Atlas Mnemosyne sui modi di addomesticare e nascondere la morte in Colombia (1730-1937), del colombiano Nicolás Martínez Bejarano.

L’Argentina ha vinto anche il premio principale nella categoria teatro. La vincitrice è stata un’opera la cui importanza è data dalle voci di tre donne e di un bambino, che mette in luce il dramma umano universale della nascita, così come la sua felicità e i suoi terrori: La pelle della terra, di Marina Jurberg.

Era accompagnato da citazioni di Danzón, del cubano Ulises Rodríguez Febles, e di Hilados y telas, del messicano Marcelo Romero Hernández.

Infine, mezzo secolo dopo che il Premio aveva indetto per la prima volta la categoria letteratura per bambini e ragazzi, a vincere è stata, infine, l’opera El Latido de los Días, del messicano Mario Carrasco Teja, una creazione letteraria che, nel Secondo la giuria, fa un uso magistrale dell’ironia e del ritmo, oltre a presentare un finale circolare che invoglia allo stupore e all’amore per il testo.

In questo caso sono state citate due opere argentine: Qui dentro la mela!, di María Victoria Ramos, e Il ragazzo del faro, di Jorge Accame e Julio Accame.

Al termine del gala di premiazione, Jorge Fornet, direttore del Centro di Ricerca Letteraria della Casa, ha riconosciuto il lavoro svolto dai 12 partecipanti della giuria, che, ha elogiato, “hanno fatto un lavoro titanico”, tenendo conto della quantità di materiale ricevuto. Inoltre, ha ringraziato gli oltre 1.500 scrittori che hanno partecipato, provenienti da 30 paesi.

 
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