Acolgén: I generatori Minenergía rispondono alle proposte di Minenergía per abbassare le tariffe energetiche nella regione dei Caraibi | Energia

In una lettera indirizzata a Andrés Camacho Morales, il Ministro delle Miniere e dell’Energia, l’Associazione colombiana dei generatori di energia elettrica (Acolgén) ha risposto alle proposte del portafoglio ridurre i prezzi dell’energia nella regione dei Caraibi e ha ribadito le sue idee per raggiungere quell’obiettivo.

Il sindacato assicura di ribadire la sua”disponibilità permanente a lavorare fianco a fianco con il Governo nazionale nella costruzione di misure che garantiscano tariffe efficienti, affidabilità e sicurezza nella fornitura di energia elettrica e diversificazione della nostra matrice energetica verso la neutralità del carbonio, in un contesto di efficiente complementarità delle risorse“.

(Vedi: Minenergía propone tre misure per ridurre i prezzi dell’energia nei Caraibi).

Tuttavia afferma di vedere “immensa preoccupazione“le proposte presentate dal Ministero delle Miniere e dell’Energia, come risultano, secondo il sindacato, “contrario alla Costituzione e alla legge“, E sostiene che la loro applicazione costituirebbe una violazione del principio di buona fede E “di legittimo affidamento sul quale è tutelata la regolazione dei servizi pubblici domestici“.

In questo stesso senso, le misure proposte costituiscono una violazione dell’obbligo dello Stato colombiano di garantire un trattamento giusto ed equo agli investimenti realizzati nella Repubblica di Colombia e potrebbero portare ad un esercizio illegittimo del potere che provoca un’espropriazione illegale ai sensi della Costituzione Politica e diritto internazionale“Ha aggiunto.

Acolgén è stato critico anche nei confronti del fatto che solo ricevere due giorni di calendario per effettuare l’analisi e i commenti sulle proposte, precisando che l’informazione è stata ricevuta sabato 4 maggio.

Acolgén rappresenta 16 aziende che forniscono l’85% dell’energia generata in Colombia e, data la complessità delle proposte che mirano a cambiare elementi strutturali del settore, è necessario molto più tempo per un vero dibattito che, alla presenza di tutti i settori della la filiera, ci permette di raggiungere soluzioni reali e permanenti ai problemi individuati”.

(Vedi: Creg ha lanciato il programma di disconnessione energetica per gli utenti).

Andrés Camacho, Ministro delle Miniere e dell’Energia.

Milton Díaz / Portfolio

Le proposte di Acolgén

Il sindacato ha insistito di aver presentato proposte”che può generare una riduzione delle tariffe elettriche nella regione dei Caraibi, date le circostanze particolari di tale area. Tali proposte, inoltre, rispondono all’invito che ci è stato rivolto martedì 30 aprile 2024, nel pomeriggio, nel primo ed unico dei tavoli di lavoro a cui siamo stati convocati dal Ministero e che si è svolto presso la richiesta di un ordine presidenziale, con la partecipazione dei rappresentanti delle società di distribuzione e marketing dei Caraibi colombiani: Air-e e Afinia“.

Pertanto, ha dichiarato che il suo pacchetto di idee volte a ridurre le tariffe nei Caraibi (e in alcuni casi nel resto del Paese), a breve, medio e lungo termine,Sono costituiti dalla nostra posizione di rappresentanti del settore della generazione, nel quadro illimitato del rispetto della libera concorrenza economica, e dando priorità alla necessità di fornire soluzioni efficaci, tempestive e nel quadro della legalità, alla situazione degli utenti nei Caraibi. Tali proposte, pertanto, devono essere riviste in dettaglio, in modo che tutti noi, come settore, possiamo basarci su di esse.“.

(Vedi: Risposte alla denuncia del sindaco di Medellín sulla ‘vendita’ di Afinia).

Tra le proposte ci sono:

– Turno diretto del governo: possibilità di stanziare risorse del bilancio pubblico per coprire parzialmente o totalmente i saldi pendenti da recuperare presso i concessionari Air-e e Afinia.

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– Obbligazioni a sgravio tariffario (BAT): Attraverso la cartolarizzazione dei saldi dell’opzione di tasso (e anche una parte del tasso di distribuzione), attraverso l’emissione di obbligazioni sul mercato finanziario, si raggiunge l’obiettivo di finanziare, con termini più lunghi, tassi migliori e rischi inferiori debito che gli utenti hanno attualmente con i loro operatori di marketing.

– Adeguamenti al regime di sovvenzione.

– Adeguamenti alle garanzie del Mercato all’Ingrosso dell’Energia (MEM).

– Adeguamenti ai regimi contrattuali che consentano una maggiore copertura.

(Vedi: Industria, marketer e centrali termiche cercano più gas: perché).

– Investimenti nelle reti di distribuzione.

– Riduzione delle perdite non tecniche.

– Misurazione intelligente – AMI.

– Comunità energetiche,che sarebbe fondamentale per lo sviluppo del mercato elettrico, il raggiungimento degli obiettivi del Paese in termini di transizione energetica e il raggiungimento di una maggiore autonomia ed empowerment delle comunità vulnerabili.“Questa iniziativa, ha commentato Acolgén, servirebbe a ridurre la dipendenza dalla rete e ad alleviarne lo stress,”soprattutto nei periodi di criticità idrologica“.

(Vedi: ‘Dobbiamo prenderci cura del Creg dalle porte girevoli’: Minenergía).

– Efficienza energetica, poiché ha sostenuto che “Il consumo efficiente di acqua ed energia deve essere un assioma fondamentale su cui basare la crescita futura del Paese.“.

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Per Acolgen, La soluzione della situazione tariffaria nei Caraibi dipende dal lavoro tra il governo nazionale, gli operatori del settore e gli utenti.

Sebbene le sfide siano enormi, riteniamo che esistano sufficienti alternative affinché, nel quadro delle istituzioni, nel quadro internazionale, costituzionale e giuridico applicabile, e senza scoraggiare lo sviluppo del settore, possano essere superate. Tuttavia, se tutte le misure rilevate, e anche quelle proposte da altri attori, non saranno accompagnate da sforzi per aumentare l’offerta di generazione nel Paese, tutto sarà vano o, almeno, insufficiente nel breve, medio e lungo termine.“.

Le proposte del Governo

Le proposte avanzate dal governo per ridurre i prezzi dell’energia nei Caraibi sono state:

– La creazione di una tariffa differenziale per le zone speciali, in cui si propone che tutti i generatori idraulici debbano fornire energia a mercati definiti speciali.

– Saldo delle opzioni tariffarie, che per i Caraibi ammonta a circa 2,5 miliardi di dollari, secondo i calcoli di Asocodis. A questo proposito, la lettera indica che diversi attori della filiera devono finanziare tale importo.

(Vedi: Il Consiglio di Stato ordina al Presidente di nominare come beni i commissari Creg).

– Generazione di energia e comunità. Per questo propongono di elaborare un piano di investimenti per le comunità energetiche e la generazione distribuita.

VALIGETTA

 
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