Una settimana di scioperi è in arrivo nella provincia di Santa Fe

Gli insegnanti pubblici di Santa Fe hanno rifiutato l’offerta di stipendio e hanno indetto uno sciopero per l’8 e il 9 maggio. Lo stesso hanno definito gli insegnanti privati ​​riuniti nella SADOP e nei sindacati ATE e UPCN, rappresentanti dei lavoratori pubblici.

Gli insegnanti pubblici riuniti in Amsafe hanno respinto l’ultima offerta di aumento salariale avanzata dal governo provinciale e hanno annunciato un nuovo sciopero di 24 ore per mercoledì prossimo, 8 maggio, aggiungendo altre 24 ore per giovedì 9, in coincidenza con lo sciopero generale nazionale pianificato da la CGT per quel giorno.

Nel frattempo, anche gli insegnanti privati ​​di Santa Fe hanno deciso di adottare misure energiche: “C’è molta rabbia”, ha detto Pedro Bayúgar, presidente della Sadop Santa Fe. In linea con gli altri sindacati, l’Unione argentina degli insegnanti privati ​​(Sadop) Santa La Fe ha respinto la proposta di stipendio del governo e adotterà misure forzate anche la prossima settimana, l’8 e il 9 maggio.

La misura non riguarda solo il rifiuto dell’offerta di stipendio avanzata dall’Esecutivo di Santa Fe, ma anche l’adesione allo sciopero generale della CGT previsto per il 9, contro il tremendo aggiustamento imposto dal governo nazionale a causa del ritiro del Consiglio Nazionale Fondo di incentivazione degli insegnanti (Fonid) e per tutte le proposte sia in materia pensionistica che in materia di lavoro, stabilite nella legge Basi.

Per questo motivo i dipendenti statali di Santa Fe hanno ritenuto insufficiente la proposta di aumento e hanno scioperato. Entrambi i sindacati hanno rifiutato l’offerta del governo provinciale e hanno adottato misure coercitive. L’UPCN scioperà mercoledì 8, l’ATE l’8 e anche giovedì 9, in ogni caso senza presenza sui luoghi di lavoro.

L’UPCN Santa Fe ha chiesto l’interruzione delle attività per l’8 maggio, senza presenza sui luoghi di lavoro e mantenendo le guardie minime. Jorge Molina, segretario generale dell’ente, ha affermato che la proposta salariale avanzata dal governo provinciale “non riflette le esigenze dei dipendenti pubblici”. Inoltre, l’UPCN aderirà allo sciopero nazionale indetto dalla Confederazione Generale del Lavoro (CGT) per il 9 maggio.

In questo modo, l’ATE Santa Fe ha definito uno sciopero di 48 ore che comprende l’8 e il 9 maggio. Come l’UPCN, la misura prevede l’assenza di presenza sui luoghi di lavoro e il mantenimento delle guardie minime necessarie. Dal comunicato ufficiale dell’ATE risulta che la decisione è stata presa dopo diverse assemblee tenutesi in diverse parti della provincia e di enti pubblici, a causa della mancanza di una proposta salariale che rispondesse alle aspettative dei lavoratori per i mesi di aprile e maggio.

 
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