Bastián e i sindaci sotto i 40 anni portano il peronismo a San José – Pagina Politica

Bastián e i sindaci sotto i 40 anni portano il peronismo a San José – Pagina Politica
Bastián e i sindaci sotto i 40 anni portano il peronismo a San José – Pagina Politica

Di: Editoriale della pagina politica

I cosiddetti sindaci sotto i 40 anni del peronismo – anche se il requisito non è strettamente legato all’età ma piuttosto alla rappresentanza delle nuove generazioni nell’organizzazione politica – sono riusciti a mobilitare la militanza, sabato, a San José.

Dal PJ del dipartimento di Colón, presieduto da uno di loro, il sindaco di San José, Gustavo Bastián, è stato riferito che l’appello è stato realizzato con il titolo 1° Incontro per Costruire Presente e Futuro. C’erano sindaci, legislatori, autorità di partito a livello provinciale e locale, rappresentanti sindacali e della militanza, come si legge nel comunicato.

“Questo è il punto di partenza di un ciclo di incontri che si ripeteranno periodicamente in tutta Entre Ríos per affrontare i dibattiti che devono svolgersi all’interno del partito per essere ancora una volta l’opzione in cui la maggioranza popolare trova la propria rappresentanza”, ha affermato nel documento PJ de Colón.

Erano presenti, tra gli altri dirigenti, il capo del PJ, José Cáceres; le deputate nazionali Blanca Osuna e Carolina Gaillard; il sindaco di Concepción del Uruguay, José Lauritto; la deputata Silvia “Nené” Moreno; il presidente del Consiglio Deliberativo del Paraná, David Cáceres e il consigliere del capoluogo di provincia, Enrique Ríos; il sindaco di El Pingo, Laura Rupp.

L’organizzazione è stata curata dai sindaci Bastian (San José), Ricardo Bravo (Federazione), Damián Arévalo (Feliciano), Juan Amavet (Santa Ana), Mauro Díaz Chavez (Aldea San Antonio), Ricardo Sandoval (Pronuncia), Hernán Niz (Mantero), Daniel Benítez (Puerto Yerua), Ariel Stuker (La Criolla), Fernando Viganoni (San Justo) e Julio Pintos (Liebig).

Preoccupazioni

Lo scopo dell’incontro era quello di discutere alcuni assi che per i sindaci organizzatori sono fondamentali. Uno dei punti da analizzare è stato “Le sfide delle amministrazioni locali”, in un quadro che posiziona il PJ come opposizione a livello provinciale e nazionale. Là si parla delle “strategie applicate per sostenere i servizi, mantenere le prestazioni erogate dai comuni e affrontare i progetti di opere pubbliche, in molti casi rinunciando a ogni sostegno da parte della provincia e dello Stato nazionale”, si descrive il panorama.

Il secondo asse del dibattito riguardava l’importanza della comunicazione oggi. “Sia per quanto riguarda la comunicazione istituzionale della gestione pubblica, sia per quanto riguarda la comunicazione strettamente partitica, l’accento è stato posto sul superamento delle difficoltà che il peronismo, e il campo popolare in generale, hanno dovuto affrontare”, è stato analizzato durante l’incontro. È stata assicurata la necessità di dare risposte a “un universo che cambia costantemente, e il cui linguaggio dominante è diventato più compatibile con slogan e colpi di effetto, che con la diffusione di idee complesse”.

Infine, è stato analizzato “il ruolo della militanza in uno scenario diverso per il peronismo di Entre Ríos”. “Si è discusso dell’importanza di avere un’organizzazione solida, unità di base con porte aperte, una presenza costante sul territorio e, soprattutto, la formazione di quadri dirigenti emergenti dalle basi che possano dare aria nuova al rinnovamento che sia la militanza richiesta dalla società al partito. In questo senso, si è sottolineato ancora una volta il valore di questo incontro, come spazio di formazione e di scambio di esperienze”, afferma il PJ di Colón nel documento inviato a Pagina delle politiche.

In plenaria, dopo il dibattito in commissione, si è aperto il microfono per lo scambio e si è deciso di “continuare il ciclo chiamando a raccolta militanti da tutto il territorio provinciale”, si legge.

Fontana: Pagina delle politiche

 
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