Colombia: Rapporto sulla situazione umanitaria 2024 – aprile 2024 (pubblicato il 14 giugno 2024) – Colombia

Colombia: Rapporto sulla situazione umanitaria 2024 – aprile 2024 (pubblicato il 14 giugno 2024) – Colombia
Colombia: Rapporto sulla situazione umanitaria 2024 – aprile 2024 (pubblicato il 14 giugno 2024) – Colombia

Le dinamiche del contesto umanitario in Colombia continuano a rappresentare una sfida per migliaia di persone che vivono nelle popolazioni rurali e in alcune aree urbane in aree ad alto impatto. I bisogni persistono principalmente a causa degli scontri tra gruppi armati non statali, dei combattimenti tra questi e le forze pubbliche e delle vessazioni, oltre agli eventi climatici che esacerbano le vulnerabilità, provocando un impatto sul loro benessere e sulle condizioni di vita. Tra gennaio e aprile di quest’anno si sono registrate circa 72.700 vittime derivanti da emergenze massicce quali confinamenti (51.000 persone) e sfollamenti massicci (24.300 persone) in 49 comuni di 10 dipartimenti, di cui almeno 2.600 persone hanno subito danni doppi per soffrendo contemporaneamente di questi eventi. Inoltre, le persone appartenenti a comunità etniche concentrano il 62% dell’impatto (gli indigeni con il 41% e gli afrocolombiani con il 22%), soprattutto nel Pacifico.

Nonostante si sia registrato un picco di emergenze a marzo, nel cumulato dei primi quattro mesi si registra un aumento del 167% del numero di persone confinate e del 38% degli sfollati di massa rispetto allo stesso periodo del 2023; Gli effetti sono particolarmente concentrati a Chocó (Alto Baudó, Sipi), Nariño (Magüí, Olaya Herrera, El Charco, Cumbitara, Roberto Payán), Sur de Bolívar (Morales, Santa Rosa del Sur, Norosí), Antioquia (Segovia, Cáceres) e Cauca (Algeria, Lopez de Micay, Balboa).

L’intensificazione delle azioni armate nel Cauca, in particolare in Algeria, dove solo tra marzo e aprile si è verificato un gran numero di combattimenti, vessazioni, scontri, attentati e installazione di ordigni esplosivi e altri atti di violenza che hanno lasciato più di 3.300 vittime di massicce emergenze che hanno saputo quantificare. Si prevede la persistenza di emergenze, come sfollamenti e confinamenti massicci, oltre ad altri atti di violenza sistematica e paura generalizzata che si estendono alle popolazioni di altri comuni.che non denunciano e rendono invisibili i casi di reclutamento, utilizzo e associazione di minori nell’ambito del controllo sociale e territoriale.

C’è un avvertimento sulla continuità degli effetti umanitari, motivo per cui l’attuazione di misure di prevenzione e di cure urgenti e tempestive continua ad essere una necessità. mitigare e riparare i gravi danni che mettono a rischio la vita di ragazzi, ragazze, adolescenti, donne e uomini adulti, molti dei quali appartenenti a comunità etniche e in situazioni vulnerabili.

Per quanto riguarda gli effetti degli eventi legati alla variabilità climatica, in soli quattro mesi il rapporto UNGRD conta più di un milione e duecento persone, con un aumento del 941% rispetto a quelle riportate nello stesso periodo del 2023. La carenza d’acqua e il razionamento rappresentano l’impatto principale, con circa 542.000 persone (44%) colpite, come parte dell’impatto del fenomeno El Niño.

 
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