Trasparenza, una chiave per la crescita sostenibile del settore minerario

Trasparenza, una chiave per la crescita sostenibile del settore minerario
Trasparenza, una chiave per la crescita sostenibile del settore minerario

Sebbene a Salta l’estrazione mineraria abbia una tradizione secolare, nella provincia lo sviluppo esponenziale di questa attività, con moderni standard di produzione e un elevato impatto economico e sociale, è incipiente. Il nuovo richiede adattamento, apprendimento e una prospettiva politica che contempli le diverse alternative che puntano verso un’industria sostenibile, sia come business, nella cura dell’ambiente e, soprattutto, nel miglioramento della qualità della vita della popolazione in generale.

Con questo obiettivo, giovedì scorso si è tenuto presso l’Università Cattolica di Salta (Ucasal) il convegno “Estrazione responsabile per uno sviluppo produttivo sostenibile”. È stato organizzato da Círculos Virtuosos, che dipende dalla fondazione Poder Ciudadano, insieme all’Istituto per lo sviluppo dell’attività mineraria sostenibile (Idemis) di Ucasal. All’evento la parola d’ordine è stata trasparenza, quale asse fondamentale per la sostenibilità dell’attività mineraria.

Hanno presentato l’avvocato consulente per le imprese minerarie, Darío Arias, la laureata in Filosofia, Cecilia Sturla e, virtualmente, il direttore regionale del programma EITI (Extractive Industry Transparency Initiative), Esteban Manteca Melgarejo.

Si è poi formato un tavolo di dialogo tra Romina Sassarini, Segretario alle Miniere e all’Energia della Provincia; Alberto Castillo, presidente della compagnia statale Remsa (Risorse Energetiche e Minerarie di Salta); Luis Vacazur, della Camera dei Prestatori di Servizi Minerari e Turistici della Puna (Caprosemitp); Diego Pestaña, presidente della Camera dei Fornitori delle Compagnie Minerarie di Salta (Capemisa); Claudia Morales Valdés, responsabile della compliance della compagnia mineraria Rio Tinto, e Gonzalo Guzmán, direttore del portale Salta Transparente. Il moderatore è stato José de Castro Alem, direttore del programma Sustainable Mining di Ucasal.

Integrità

“Di cosa parliamo quando parliamo di trasparenza?” ha cominciato a spiegare Dario Arias che non si tratta solo di rispetto delle norme (lavoro, fiscali, penali e ambientali) ma anche di “integrità”.

“Si tratta del rispetto delle regole anche quando non c’è minaccia di punizione, anche quando forse la normativa locale è meno severa rispetto agli standard interni delle aziende, per esempio”, ha detto lo specialista.

Ha criticato, in termini di trasparenza, che “non vengono pubblicati dati concreti sui redditi minerari, sugli investimenti nell’esplorazione, sui benefici che l’industria genera nelle istituzioni pubbliche”, ha avvertito.

In questo senso, il Segretario delle Miniere della Provincia ha fatto riferimento alle azioni realizzate dal suo dipartimento. Ha ricordato, tra gli altri, il monitoraggio partecipativo che si realizza con le comunità adiacenti ai progetti minerari per controllarli e la formazione che si realizza per i residenti affinché abbiano gli strumenti di conoscenza per le ispezioni.

Ha chiarito che il Salta Mining Information System (Simsa) è già in fase di realizzazione e che presto sarà disponibile per la consultazione pubblica. Si tratta di un sito web in cui le società minerarie caricano diversi dati di interesse generale, come occupazione, produzione, lavori, investimenti, ecc. Tali informazioni verranno elaborate e pubblicate su Internet. L’iniziativa è finanziata dalla Banca Mondiale.

Ha inoltre sottolineato che Salta, per quanto riguarda la governance mineraria, è una delle prime province ad aderire al programma EITI.

Il responsabile della Remsa, Castillo, ha spiegato come funziona il sistema di concessione delle zone minerarie di Salta e la partecipazione che la compagnia statale ha in queste procedure e nella progettazione delle gare che portano vantaggi alla Provincia. Ha detto, ad esempio, che nell’ultima gara una compagnia mineraria (Ganfeng) ha impegnato un investimento di 14 milioni di dollari per opere di infrastrutture pubbliche. Questo fondo, ha detto, sarà amministrato da un fondo fiduciario creato dal governo di Salta.

Modello cileno

A tutto questo, il presidente di Capemisa, Diego Pestaña, ha affermato che un passo verso la trasparenza sarebbe quello di implementare nella provincia il sistema di punteggio utilizzato in Cile per i fornitori minerari.

Secondo questo modello, le aziende fornitrici caricano le proprie informazioni su un sito web e ottengono un punteggio in base, tra gli altri, alla capacità lavorativa, alla capacità finanziaria e al background. Lo stesso fanno le compagnie minerarie.

Contrappunto

Nella sua tesi, l’avvocato Gonzalo Guzmán Coraita ha sottolineato la figura di una società per azioni con la quale è stata costituita Remsa.

Dopo questa costituzione, spiega, la società, pur appartenendo allo Stato (in senso stretto, la Provincia è l’unico azionista della società), non ha l’obbligo di fornire alcune informazioni che invece devono fare altre istituzioni pubbliche, come ad esempio i loro bilanci. economico. La stessa cosa accade, ha ricordato, con Aguas del Norte.

Lui ha sottolineato che la Remsa ha stanziato delle voci nel Bilancio provinciale, anche se queste non sono state eseguite. In questo senso, il presidente di Remsa ha confermato che, nonostante ciò risulti dall’Ufficio del Bilancio, la società non utilizza queste risorse ma lavora con i propri fondi generati dall’attività mineraria.

Ha dichiarato che si impegna a fornire qualsiasi tipo di informazione su Remsa a chiunque lo richieda, sebbene non esiste alcuna regolamentazione che lo obblighi a pubblicarla su qualsiasi piattaforma.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

-

PREV Victoria Villarruel arriverà a Jujuy per gli eventi il ​​23 agosto.
NEXT L’Argentina resta al vertice e il Brasile scala una posizione: la Top 10