![Uribe ha criticato la gestione dell’economia da parte del governo: “I sussidi per i poveri finiranno” | Novità di oggi](https://it.eseuro.com/temp/resized/medium_2024-06-16-80f95b2a7d.jpg)
Il presidente Gustavo Petro e l’ex presidente Álvaro Uribe.
Foto: Archivio
In un comunicato, l’ex presidente e leader del partito di Centro Democratico, Álvaro Uribe Vélez, ha espresso la sua posizione riguardo alla gestione che il governo di Gustavo Petro ha dato all’economia. Inoltre, ha paragonato l’azione dell’Esecutivo a quella del periodo in cui Hugo Chávez era a capo dello Stato venezuelano e ha esortato a dare più “fiducia e stabilità alle imprese private”.
“Il consiglio di Castro a Chávez è stato chiaro: ‘finire l’economia dei ricchi e gestire quella dei poveri, ma prima vincere le elezioni’. Campagna contro la corruzione e la disuguaglianza. Come candidato, dia fiducia alle aziende private e alla stampa. Lasciamo che scelgano che oggi ciò non può essere raggiunto attraverso la lotta armata. D’ora in poi controlliamo le elezioni”, ha detto Uribe. E ha aggiunto che “in Colombia l’economia dei ‘ricchi’ si è già indebolita e i sussidi per i poveri finiranno tra pochi anni”.
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Nel testo, l’ex presidente sottolinea che “gli investimenti in macchinari e attrezzature sono stati negativi del 27%”. In aggiunta a ciò, secondo Uribe, “le regole sono cambiate in molti settori dell’economia”, riferendosi proprio alla transizione energetica. A questo punto, ha indicato che c’è stata una “mancanza di impegno da parte del governo” nel portare avanti i progetti di energia rinnovabile, motivo per cui sono falliti.
“Sarà difficile per loro avere nuovamente fiducia nella Colombia. Timori che vengono seminati anche nella sanità privata e nel capitale pensionistico. Potrebbe essere che ritornino dopo essere stati espropriati? Il discorso ufficiale aggressivo contro le imprese private genera tutta la sfiducia, il panico, cioè l’insicurezza, la violenza politica”, ha affermato.
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Uribe ha fatto riferimento anche alla riforma delle pensioni, che ha ricevuto l’approvazione nell’ultimo dibattito della Camera dei Rappresentanti questo venerdì e ha suscitato avvertimenti sulle rivendicazioni di costituzionalità da parte dei partiti dell’opposizione, come il Centro Democratico. Secondo Uribe, “con la nazionalizzazione del 78% dei futuri contributi pensionistici si intende fare felici gli adulti poveri, con sussidi che abbiamo avviato anni fa e che hanno avuto un buon trend di crescita”, ma questi non potranno essere sostenuti “con il crollo dell’economia privata”. Ha anche criticato il fatto che il modello proposto dal governo “riduce le possibilità [de los jóvenes] avere una pensione dignitosa o un risparmio alternativo”.
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L’ex presidente ha concluso con un appello ad avere “chiarezza e determinazione per abbassare le tasse, ridurre la struttura dello Stato burocratico, dare fiducia e stabilità alle imprese private”, che costituirebbero la “fonte di reddito” per “l’economia fraterna e sociale”. politiche sostenibili”. Allo stesso modo, ha esortato a “promuovere realmente l’imprenditorialità giovanile e l’istruzione alternativa con cicli cumulativi brevi”.