Cielo González, ex governatore di Huila, condannato a sei anni di carcere per aver falsato un contratto di produzione di liquori

La Camera di primo grado della Corte Suprema di GiustiziaL’ex governatore di Huila, Cielo González, è stato appena condannato a più di 6 anni di carcere per irregolarità contrattuali che ha firmato per la produzione e la commercializzazione dell’acquavite di anice.

Nella sentenza, la Corte Suprema di Giustizia ha deciso anche di assolvere l’ex governatore di Huila dai reati di falsificazione di documenti e appropriazione indebita mediante appropriazione in favore di terzi.

Tuttavia, con la condanna al carcere pronunciatagli dall’Alta Corte, È stata inoltre decisa la condanna a una multa di 237 salari minimi dell’epoca dei fatti e a oltre 7 anni di interdizione dai pubblici uffici. Tutto a causa delle irregolarità consentite negli appalti per lo sfruttamento del liquore Huila.

Il contratto da un milione di dollari finì per avvantaggiare la Fábrica de Licores de Antioquia.

I fatti iniziarono nel 2011, quando, senza alcuna spiegazione, l’ex governatore Gonzáles Villa lasciò che la procedura di gara finisse per favorire la Fábrica de Licores y Alcoholes de Antioquia senza un’apparente ragione legale.

La Camera ha inoltre affermato che “Sì, c’era un interesse nel comportamento di CIELO GONZÁLEZ VILLA, ma di carattere legittimo, per promuovere l’educazione e la salute della popolazione di Huila.che l’ha portata, accompagnata dal suo gruppo di consulenti, nonché dai pareri dell’Ufficio del Controllore e della Procura Generale, a scegliere la Fábrica de Licores de Antioquia come l’opzione migliore, nel contesto di un progetto altrettanto legittimo.

La Corte ha confermato che in questo processo la Procura è riuscita a dimostrare tutte le irregolarità verificatesi nell’elaborazione e nell’esecuzione dei tre contratti di concessione da parte dell’ex governatore di Huila, apparentemente per favorire indebitamente la Fabbrica di liquori e alcol di Antioquia (FLA) .

Huila. | Foto: API

La Corte Suprema ha spiegato che il modo in cui Cielo Gonzáles ha agito sotto la sua amministrazione a Huila, ha prodotto “a scapito dei postulati di pianificazione, trasparenza (strettamente legato, tra gli altri, alla pubblicità), economia, selezione oggettiva e uguaglianza (di questi gli ultimi due emergono come principio ispiratore della funzione amministrativa in generale (art. 209 Costituzionale, libera concorrenza) e della contrattualistica statale in particolare.

“Secondo il resoconto dei fatti giuridicamente rilevanti dell’accusa – nei suoi due aspetti – la violazione dell’assioma citato in epigrafe sarebbe avvenuta perché negli studi precedenti non si faceva riferimento alle opzioni che il dipartimento aveva sul mercato per risolvere il bisogno che si intendeva soddisfare”, è stata un’altra delle irregolarità che la Corte ha precisato nella sua sentenza di condanna.

 
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