Leader indigeno assassinato a Cauca: i responsabili sarebbero i dissidenti di ‘Iván Mordisco’

Leader indigeno assassinato a Cauca: i responsabili sarebbero i dissidenti di ‘Iván Mordisco’
Leader indigeno assassinato a Cauca: i responsabili sarebbero i dissidenti di ‘Iván Mordisco’

“Gli uomini armati (…) hanno portato Florentino Mesa nella parte alta della riserva, informando i suoi parenti che lo avrebbero ucciso”

Emc uccide un leader indigeno a Cauca./ Foto: EFE.

La violenza nel sud-ovest del Paese si intensifica dopo l’omicidio di Florentino Mesa Noscué, leader indigeno, per mano di membri dello Stato Maggiore Centrale -Emc, principale dissidente delle ex FARC. Il tragico evento è avvenuto questo lunedì in una zona rurale del comune di Corinto, nel dipartimento del Cauca.

L’Associazione dei Consigli indigeni del Cauca settentrionale -ACIN ha denunciato il crimine in un comunicato, precisando che La vittima è stata intercettata da membri del gruppo Dagoberto Ramos dell’Emc nel pomeriggio su una strada nel comune di Miranda.

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Mesa Noscué stava viaggiando con la sua compagna e suo figlio vicino alla riserva dove viveva quando è stato arrestato dagli uomini armati. “Gli uomini armati (…) hanno portato Florentino Mesa nella parte alta della riserva, informando i suoi parenti che lo avrebbero ucciso”, ha spiegato l’ACIN nel suo comunicato.

La comunità della riserva La Cilia-La Calera, insieme alle guardie indigene, ha intrapreso una ricerca urgente culminata nella il ritrovamento del corpo senza vita di Mesa Noscué, con ferite multiple da arma da fuoco, in località Gualanday, nel vicino comune di Corinto.

Florentino Mesa Noscué, 32 anni, era il fratello di Rogelia Mesa Noscué, l’autorità ancestrale Sa’th We’sx della riserva La Cilia-La Calera, evidenziando la gravità dell’attacco contro i leader indigeni locali.

Il dipartimento di Cauca, insieme a la Valle del Cauca, è stato teatro di un’escalation di violenza portata avanti dall’EMC. Negli ultimi due mesi, l’EMC ha lanciato attacchi coordinati contro strutture militari e di polizia, provocando numerosi morti e feriti.

La situazione è peggiorata nelle ultime settimane con un aumento del numero di atti violenti, tra cui un recente attacco contro Sigifredo Márquez, padre del vicepresidente della Colombia, Francia Márquez, il 16 giugno.

L’omicidio di Mesa Noscué mette in luce l’insicurezza e la tensione che prevalgono in queste regioni, colpendo soprattutto le comunità indigene. L’ACIN e altre organizzazioni locali chiedono una risposta immediata da parte del governo nazionale per fermare la violenza e proteggere i leader delle comunità e le loro famiglie.

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La situazione a Cauca e nella Valle del Cauca continua ad essere critica, con le comunità locali che chiedono una maggiore presenza statale e azioni efficaci per smantellare i gruppi armati che operano nella regione. La sicurezza dei leader indigeni e della popolazione in generale rimane una preoccupazione primaria in questo aumento della violenza.

Con informazioni da EFE.

 
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