Cinque feriti da una bomba e da un attacco dei guerriglieri alla polizia nel sud-ovest della Colombia. EFE/Ernesto Guzmán
Foto: EFE – Ernesto Guzmán
La mattina di martedì 25 giugno è stata segnalata la morte di una delle vittime dell’attentato motociclistico compiuto dai dissidenti delle FARC a Jamundí Valle. Si tratta di Rafael Ángel González Araujo, gravemente ferito dopo l’esplosione di un’autobomba nel centro di Jamundí mercoledì scorso, 12 giugno, che ha ferito altre cinque persone.
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Per quasi due settimane l’uomo, 59 anni, è stato sottoposto a diversi interventi chirurgici, nelle ultime ore però le sue condizioni di salute sono peggiorate. González Araujo era la persona incaricata di prendersi cura delle motociclette parcheggiate nell’area urbana del comune. Purtroppo, il giorno dell’aggressione, quest’uomo era vicino al dispositivo.
Questo attacco si inserisce in un’ondata di violenza che i dissidenti di Ivan Mordisco portano avanti dallo scorso 17 marzo, quando il governo ha revocato il cessate il fuoco contro l’organizzazione criminale. Questa decisione è stata presa all’epoca dal presidente dopo che l’organizzazione illegale non aveva rispettato l’impegno di non compiere azioni armate mentre erano in corso i colloqui per concordare un eventuale processo di pace.
Il gruppo criminale ha influenza in più di 200 comuni, soprattutto nel sud del paese. La sua principale forza finanziaria e militare è nel Cauca, insieme al blocco occidentale, responsabile della recente ondata di violenza nel Cauca e nella Valle del Cauca. Il 4 luglio dovrebbero riprendere i dialoghi tra il governo e il gruppo illegale.
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