L’Argentina ha vinto, si è qualificata e ha avuto la resistenza dell’ondata albiceleste

L’Argentina ha vinto, si è qualificata e ha avuto la resistenza dell’ondata albiceleste
L’Argentina ha vinto, si è qualificata e ha avuto la resistenza dell’ondata albiceleste

Non uno spillo. Ieri niente e nessun altro è entrato al Metlife Stadium del New Jersey, sede della partita Argentina-Cile, per il secondo appuntamento del Gruppo A della Copa América.

La presenza della squadra campione del mondo e del suo capitano Lionel Messi ha risvegliato, ancora una volta, un’attrazione unica nella magnifica cornice di quella città americana, che ha visto occupare circa 81mila location (81.106 per la precisione) in un’altra indimenticabile chiamata.

La marea dell’albiceleste, le migliaia di tifosi argentini che lunedì avevano già inondato Times Square con una storica bandiera, hanno trasformato ieri i parcheggi del Metlife in un vero e proprio salone delle feste a cielo aperto, dove i tifosi argentini hanno suonato la musica, il mate, il calcio , carne e bevande. E tra l’Albiceleste, c’era anche una presenza cilena, in una comunità di vicini dove la rivalità, che nel 2016 in quello stadio ebbe un capitolo unico con il titolo vinto dal Cile ai rigori contro l’Argentina, sembrò, per alcune ore, essere lasciato da parte.

Una volta all’interno dello stadio, la passione argentina ha scritto un altro capitolo, con tifosi venuti da diversi punti in cui risiedono negli Stati Uniti e molti altri che hanno viaggiato dal nostro Paese per assistere a questa Copa América. Suona forte il “ragazzi, ci siamo emozionati ancora”, tipico di tutto ciò che risveglia questa squadra di Messi e soci, che ieri ha regalato un’altra gioia.

 
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