I partecipanti all’UNSa verranno testati per il rilevamento di Chagas – Salta

I partecipanti all’UNSa verranno testati per il rilevamento di Chagas – Salta
I partecipanti all’UNSa verranno testati per il rilevamento di Chagas – Salta

27/06/2024. A partire da agosto, nei nove campus di quell’ateneo, gli studenti riceveranno il certificato di idoneità fisica in University Health. Coloro che ottengono una diagnosi positiva della malattia riceveranno follow-up medico e cure presso l’ospedale Señor del Milagro.

Lui Ministero della Sanità Pubblicain coordinamento con l’Università Nazionale di Salta (UNSa) e la Fondazione Mundo Sano, testerà i partecipanti a questa scuola superiore di studi per individuare precocemente il Chagas.

L’attività si svolgerà a partire dal mese di agosto, data in cui gli studenti dovranno sostenere gli esami per certificare l’idoneità fisica presso la Direzione Sanitaria dell’Ateneo.

La decisione è stata presa in una riunione ibrida presieduta dal Ministro della Sanità Pubblica. Federico Mangione; dal rettore dell’UNSa, Daniele Hoyos e dalle autorità della Fondazione Mundo Sano.

La responsabile della clinica Chagas dell’ospedale Señor del Milagro, Adriana Echazú, ha spiegato che “il test sarà effettuato presso la sede 9 dell’UNSa e consisterà in un esame rapido, che si effettua su una striscia reattiva con goccioline di sangue, che “ci permetterà di sapere se i partecipanti hanno l’infezione oppure no”.

Ha aggiunto che “l’obiettivo principale è individuare questa patologia e offrire un trattamento tempestivo a coloro che sono positivi, poiché alcuni di loro potrebbero essere cronicamente infetti e non presentare sintomi. Inoltre, nel caso delle donne, evitare la trasmissione verticale durante la gravidanza”.

Il professionista ha affermato che “i pazienti che risulteranno positivi verranno indirizzati all’ospedale Señor del Milagro, per effettuare altri studi e iniziare le relative cure mediche”.

Il vantaggio principale di questa campagna di test è la prevenzione primaria, con le donne in età fertile, poiché è la principale causa di trasmissione di questa infezione a Salta; e secondario, cioè con la persona infetta che non conosce la sua diagnosi, per migliorare la sua qualità di vita.

Echazú ha indicato che “il 30% delle persone infette dalla malattia di Chagas inizia a presentare i sintomi molti anni dopo l’infezione, anche 30 o 40 anni dopo, motivo per cui i test sono essenziali”.

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