I segreti dei cibi preferiti della squadra argentina: i giocatori che “supervisionano” la grigliata e il piatto che diventa “premio”

Diego, Messi e Antonia spengono insieme le candeline il 24 giugno

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Il sogno di un due volte scudetto Coppa America si nutre della gerarchia dei calciatori La Scalonetta, della sua fame di gloria e del suo impegno. Ma anche quello che ricevono sul piatto quando sono concentrati a difendere la maglia dell’albiceleste. I social network sono diventati una finestra sul mondo che permette ai tifosi di conoscere nel dettaglio ciò che accade quotidianamente con la Nazionale. E questo include, ad esempio, gli arrostiun rito storico nelle grandi sfide del campione del mondo.

Sono così importanti come amalgama per le delegazioni, che basti ricordare che per i Mondiali del Qatar hanno viaggiato griglie e tagli di carne speciali (2.634 chili). dall’Argentina affinché si sviluppino in un contesto quanto più simile possibile a quello offerto dal complesso di Ezeiza, la casa delle star. Chi indossa la maglia numero 10 in queste occasioni non è Lionel Messi, il capitano, ma Diego Iacovonelo chef della Nazionale.

Prima dell’esordio della Nazionale ad Atlanta, nel bel mezzo delle amichevoli preparatorie contro Ecuador e Guatemala, la squadra si è goduta un invitante barbecue, che Disegna Martinez Si è preso la responsabilità di mostrarlo ai suoi follower ed è diventato virale. “Cosa abbiamo oggi, Dieguito?”ha chiesto il portiere all’incaricato di occuparsi dei tagli disponibili.

“Entraña, bandiera, achuras, centro pollo, hai tutto, amico”, si sente dire uno dei dipendenti di maggiore tradizione e molto amato da tutti i calciatori che visitano il complesso di Lionel Messi. Oltre al video, Martínez ha caricato sul suo account Instagram un’immagine in cui lo si vede accanto a Nicolás Tagliafico (appare parte della sua testa), Gerónimo Rulli e uno dei piloni della squadra senior, Juan Cruz Souto.

l’arrosto della nazionale argentina

Il portiere dell’Aston Villa, infatti, è uno di quelli che abitualmente “supervisiona” il compito di Diego. Un altro che è stato visto anche raggiungere la griglia lo è Nicola Otamendi. Non è un caso: a loro piace molto l’arte della brace e incorporano i consigli dello specialista da applicare nelle loro case. Perché “Diego è quello che cucina, lascia perdere”sottolinea una voce profonda conoscitrice di tutto ciò che accade dietro le quinte del team prescelto.

Essendo uno degli alimenti “consentiti” nella dieta dei calciatori, nel menu sono presenti le achura. Gli Stati Uniti non hanno rappresentato un problema nell’accesso alla merce buona, come invece avviene in altre destinazioni meno propense ai tagli preferiti in Argentina per il roast beef.

L’altra tappa fondamentale nella dieta dei giocatori è Antonia Farías. È questa la donna con cui Messi si è stretto in un commovente abbraccio dopo la conquista allo stadio Lusail dopo aver battuto la Francia nella finale dei Mondiali. Lavora nella cucina dell’AFA da 12 anni ed è la bandiera dei “premi” assegnati ai giocatori quando vengono dati buoni risultati.

All’epoca lo raccontò Kun Agüerocampione d’America nel 2021 con il grosso della rosa attuale: “Dopo la partita c’è la milanese napoletana con patatine fritte. È una sorta di motivazione. Forse alcuni mangiano, altri mangiano quello che arriva. È ciò che è consentito, lo chiamiamo così. In Inghilterra mangiavamo pizza o noodles con salsa. “Puoi bere vino, birra”, ha detto. Infatti, dopo aver ricamato la terza stella sulla maglia, è stato il menù quello che i più hanno provato; alcuni aggiungevano addirittura uova fritte. E proprio Antonia è stata l’autrice del banchetto che fa desiderare il capitano, innamorato della versione del piatto di sua madre, che pochi giorni fa ha rivelato in dettaglio in un video che Tomás, suo nipote, ha pubblicato sulle sue reti. “È vero che vengono buonissimi”, ha detto qualcuno che ha avuto la fortuna di assaggiarli.

La milanese di Antonia, in primo piano

Ma in generale non è l’unico menù “premio”. I calciatori solitamente hanno delle varianti tra cui scegliere: tra le alternative emergono pasta fatta in casa e hamburger. “Ma quando è così i milanesi vincono comodamente”conferma la stessa fonte.

Sia Iacovone che Farías sono due colonne della famiglia della Nazionale: la prova più lampante è che lunedì 24 giugno, quando Messi ha festeggiato i suoi 37 anni in Nazionale, lo hanno fatto anche Diego (45) e Antonia (44). E a testimonianza c’è l’istantanea di loro tre che spengono insieme le candeline. Perché giochi come vivi. E mangi come giochi.

 
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