Il governo cubano “limita” i profitti negli acquisti dallo stato al settore non statale

Il governo cubano “limita” i profitti negli acquisti dallo stato al settore non statale
Il governo cubano “limita” i profitti negli acquisti dallo stato al settore non statale

Il Governo cubano ha annunciato giovedì un “tetto” ai profitti consentiti negli acquisti di enti statali da forme di gestione non statali, come le MPMI, le cooperative e i lavoratori autonomi.

Una risoluzione del Ministero delle Finanze e dei Prezzi fissa un limite del 30% alle spese del settore statale nei suoi rapporti con il settore non statale.

Dal 1° luglio, per l’acquisizione di beni e servizi con forme non statali, gli enti statali concorderanno prezzi e tariffe “il cui tasso massimo di profitto non superi il 30% del totale dei costi e delle spese”, precisa la Risoluzione n. 209 del 25 giugno 2024, pubblicata questo giovedì sulla Gazzetta Ufficiale.

Inoltre, i consigli provinciali e comunali hanno il potere di approvare i prezzi e le tariffe massime dei beni e dei servizi che scelgono “tra quelli acquistati da enti statali del settore non statale, tenendo conto delle particolarità di ciascun territorio”, ha sottolineato. aggiunge.

Vedi altro

Lo riferisce il Ministero delle Finanze e dei Prezzi, Questa misura rientra nelle strategie del governo per “correggere le distorsioni” e “rilanciare l’economia”, in un contesto “dell’elevato livello di inflazione raggiunto negli ultimi anni”.

Nonostante le misure e le nuove strategie per “rilanciarla”, il governo ha recentemente riconosciuto che l’economia nazionale continua a mostrare “una prospettiva sfavorevole”. Lo ha ammesso lo scorso aprile il capo del settore, Joaquín Alonso Vázquez, nel riferire al Consiglio dei ministri sul comportamento economico nel primo trimestre del 2024.

Poi il funzionario ha spiegato che, tra gli altri elementi, diminuiscono i proventi delle esportazioni e diminuiscono anche le importazioni, mentre “diverse attività economiche chiave non vengono soddisfatte, come la principale produzione agricola, lo zucchero e altri derivati, nonché la produzione di elettricità”.

Diritto commerciale a Cuba, una necessità urgente

Vedi altro

Alonso Vázquez ha anche confermato che più di 300 aziende registrano perdite in “settori strategici”, mentre “permane il deprezzamento del peso cubano a causa del tasso di cambio informale e, di conseguenza, l’aumento dei prezzi”, nota il rapporto ufficiale.

L’economista Pedro Monreal ha poi messo in dubbio che, nonostante la difficile situazione del settore economico dell’isola, le autorità continuano a “rigirare e rigirare” l’atteso progetto di legge sulle imprese.

Per l’economista Omar Everleny, che ha riflettuto SuCuba riguardo a questa norma, Deve superare il dilemma tra stato e non stato e riconoscere gli elementi di autonomia aziendale, certezza giuridica e proprietà di cui tutte le aziende hanno bisogno per raggiungere i propri obiettivi.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

-

PREV Si parlerà delle Malvinas nelle scuole di San Juan
NEXT supera l’Argentina di due posti