Primo volo in solitaria alla Scuola di Aviazione Militare

Il Primo Volo in Solitaria è uno dei momenti più importanti nella carriera del futuro Pilota Militare poiché è la prima volta che, dopo aver superato le relative ispezioni, si trova da solo al comando di un aereo.

La cerimonia è stata presieduta dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare argentina, Maggiore di Brigata Fernando Luis Mengo, accompagnato dal Capo di Stato Maggiore della Marina argentina, Contrammiraglio Carlos Allievi, e dal vice capo dello Stato Maggiore Congiunto dello Stato Maggiore della Marina Militare, Contrammiraglio Marcelo Dalle Nogare, unitamente ad autorevoli ed alte autorità della nostra Istituzione.

Il Cappellano Rafael Melida ha fatto un’invocazione religiosa durante la quale ha benedetto gli scudi e i fazzoletti, chiedendo l’intercessione della nostra Patrona, la Vergine di Loreto, e la sua materna protezione.

Proseguendo, il capo del Gruppo Aereo, Vice Commodoro Néstor Brunetta, si è rivolto ai presenti, sottolineando che “il cielo è l’habitat naturale degli uccelli, la sua essenza è il volo, quella dell’uomo è sfidare la natura, tanto che da più di “Per 100 anni ha volato nei cieli su macchine più pesanti dell’aria in cerca di uno scopo.”

A questo proposito ha riflettuto che il giorno del primo volo è unico e irripetibile: “è la prima volta che vi trovate nell’aria, solo voi e la vostra macchina, ad affrontare il vostro destino, sfidando la natura e diventando uomini di l’aria, il tuo scopo, difendere il Paese anche fino a perdere la vita.

In questa occasione, i membri del Corso Base Congiunto di Pilota Militare (CBCPM) che hanno effettuato il loro primo volo senza la compagnia dell’istruttore sull’aereo da addestramento primario del TECNAM, sono stati condotti da ufficiali appartenenti all’Esercito argentino, alla Marina argentina e tre funzionari stranieri (Panama, Paraguay e Senegal).

Allo stesso modo, sull’aereo di addestramento di base texano si è svolto il volo in solitario per gli ufficiali dell’Aeronautica Militare argentina che frequentavano il Corso di Aviatore Militare (CAM). In questa occasione anche con due ufficiali dell’Aeronautica Militare uruguaiana.

A tutti loro il Vice Commodoro Brunetta ha sottolineato con enfasi “ricordate perché siete qui e come siete arrivati; sicuramente in molti di voi la vocazione a servire la Patria vi ha portato a trovare il modo di esprimerla sotto le ali della Patria”. Oggi quel Maestro Condor osserva attentamente dall’alto il suo pulcino che inizia il suo primo volo.

Successivamente è stato letto l’Ordine di Gruppo che autorizza i piloti all’uso delle sciarpe e dei distintivi del Gruppo Scuola Aerea, che ha anche firmato il libro storico.

Successivamente, tra l’entusiasmo e gli applausi di tutti i presenti, sono stati presentati gli scudi con i fazzoletti recanti i loro nominativi, coronando il momento con l’esecuzione della Diana della Gloria, la marcia “Alas Argentinas” e magnifici biglietti aerei del Sistema d’Arma A-4AR. Falco da combattimento.

Successivamente, le autorità hanno salutato gli ufficiali presenti e l’istruttore, il tenente Alfonso López Pujato, ha pronunciato parole allusive, cominciando con la riflessione che “ogni “volo in solitario” compiuto tra gli infiniti cieli nazionali, lì, ai confini del 2023 fino al CAM e nell’anno 2024 per il CBCPM, conta tanti aneddoti quanti sono i “voli in solitaria” effettuati; significa per te aver padroneggiato una macchina nella nobiltà dei suoi motori e nella prestanza delle sue ali o meglio riconoscere le tue paure; : abbi rispetto per loro e con carattere, DOMINALI Questo evento che ci riempie di gioia e orgoglio, significa aver raggiunto un primo traguardo per diventare Aviatore Militare!”

Allo stesso modo sono stati ricordati con emozione gli ultimi due soldati alati che hanno intrapreso l’altro volo verso l’eternità: il guardiamarina Sebastián Bolzi e il suo istruttore, il tenente Matías Fabricius, una coppia di allievo e istruttore, che Dio ha voluto festeggiare con noi oggi dal cielo.

Inoltre, il docente ha sottolineato: “ricordate, signori, oggi è un giorno di gioia per ciascuno di voi, per i vostri familiari e per i vostri cari; siate grati e, soprattutto, umili, virtù essenziale, per essere di più. Ora è dove ciascuno degli istruttori che hanno contribuito a rendere possibile questo risultato ringrazia, perché sebbene siamo noi che vi insegniamo, siamo anche quelli che imparano di più. Il nostro obiettivo è chiaro “Volo come i nostri ufficiali di Squadrone, per la difesa dei nostri cieli nazionali.”

Dopo la proiezione di un video emozionante che ha illustrato la preparazione, il processo e le manovre del volo in solitaria, sono stati consegnati dei souvenir e il maggiore di brigata Fernando Luis Mengo ha evocato l’importanza della collaborazione, non solo tra le Forze, ma anche tra le nazioni. L’Aeronautica Militare si riunisce e unisce.

“Lo spirito combattivo della Forza è vivo in voi, siete soldati al servizio della nostra Patria”, ha sottolineato il capo dell’Istituzione. D’altra parte, ha sottolineato che l’importanza di mantenere tradizioni come queste consiste nel nutrire lo spirito con proiezioni future.

Allo stesso modo, ha invitato tutti ad “essere coraggiosi nel realizzare i propri sogni. Trasformarsi con l’amore profondo per la Patria e la propria vocazione, essendo felici di ciò che si fa, con la propria dedizione e convinzione”.

Si è infine concluso con grandi complimenti per questo primo e ottimo inizio, incoraggiandoli ad andare sempre avanti, più lontano, più velocemente, fino a realizzare il loro grande sogno tanto atteso: le Ali della Patria!

 
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