In primo piano, il presidente Gustavo Petro e Rodrigo Londoño.
Foto: Presidenza della Colombia
Rodrigo Londoño, presidente del partito Comuni e ultimo dirigente delle estinte Farc-EP, ha inviato un messaggio al presidente Gustavo Petro per difendere la vita di coloro che hanno deposto le armi. Giovedì scorso è stata rilasciata una dichiarazione dei firmatari della pace che avevano creato progetti turistici e che sarebbero sfollati a causa delle minacce dei dissidenti a Miravalle, a San Vicente del Caguán, Caquetá.
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Londoño ha dichiarato di essere “convinto della pace totale e di una soluzione negoziata alla persistente violenza nel Paese”. Ha però messo in dubbio il “riconoscimento politico” che il presidente ha concesso ai gruppi dissidenti che hanno causato lo sfollamento della comunità dall’ex Spazio Territoriale di Formazione e Reinserimento (ETCR) di Miravalle.
“14 donne, 44 uomini, 7 ragazze, 17 ragazzi sono le vittime di questo sfollamento”, ha indicato. “Il vostro governo deve garantire la vita e l’integrità di questa comunità di pace”, ha aggiunto.
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Inoltre, ha assicurato che ci sono diversi rischi per la vita dei firmatari, legati alla politica di pace totale. Secondo Londoño, “l’improvvisazione, le concessioni ai carnefici e la meschinità nell’attuazione dell’Accordo di pace” sono una minaccia per la vita di migliaia di firmatari.
“La storia giudicherà se la sua politica di ‘Pace Totale’ ha coltivato o indebolito il sogno di una pace completa”, ha affermato nella pubblicazione.
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Caguán Expeditions e Remando por la Paz, due progetti turistici di successo creati da persone che hanno deposto le armi, hanno affermato in un comunicato di essere “finiti nel mezzo di un’assurda disputa tra i guerriglieri dello Stato Maggiore Centrale (EMC) e la Seconda Marquetalia fino ad annegare. Per questo motivo hanno deciso di abbandonare il loro territorio, non senza però chiedere allo Stato di garantire la vita e la sicurezza nei territori.
“La decisione di cambiare i fucili con i remi è stata proprio quella di navigare verso nuovi orizzonti, per la costruzione della pace, della riconciliazione, della protezione della natura e, con ciò, generare nuove opportunità. Siamo riusciti a costruire il nostro progetto turistico, portando più di tremila visitatori nella nostra regione e generando opportunità di sviluppo economico per le comunità del territorio”, si legge nel testo.
