Quando il popolare si radicò nell’esercizio del governo › Cuba › Granma

Matanzas.– Questa domenica, 30 giugno, si celebrano i cinquant’anni delle prime elezioni democratiche a Cuba, nell’ambito della cosiddetta Esperienza degli Organi del Potere Popolare, prova nella quale questa provincia servì da laboratorio tra il 1974 e il 1976.

Quel giorno nacque, secondo gli studiosi cubani, un sistema molto nostro, autentico e senza riferimenti nel mondo, con il popolo al centro del potere, concepito per rispondere alla necessità di stabilire una nuova struttura organizzativa dello Stato .

Un sistema che ha sostanzialmente adempiuto al ruolo assegnato ma, poiché non è statico, la convenienza indica un suo costante miglioramento, volto ad approfondire la nostra democrazia ed eliminare le carenze per aumentare l’efficacia della sua gestione.

Più che nuove realtà, sono esigenze della nostra società, senza che ciò implichi un’adulterazione della sua essenza o un’alterazione minima del nucleo del sistema, poiché non esiste strategia di governo più giusta.

I testimoni di Matanzas di quell’evento di incalcolabile significato per i destini della nazione cubana, ricordano soprattutto la presenza del leader storico della Rivoluzione, la mattina di domenica 30 giugno 1974, per conoscere lo svolgimento di quelle prime elezioni.

La presenza del comandante in capo ha costituito una motivazione in più per coloro che sono venuti molto presto a votare ai seggi elettorali.

Una grafica immortala la sua visita al seggio elettorale di via Jáuregui, nella capitale, circondato da una numerosa rappresentanza del popolo yumurino.

Il massimo leader della Rivoluzione ha avuto parole di elogio nei confronti del popolo di Matanzas, per aver organizzato un processo di grande partecipazione popolare, segno di fiducia nel nuovo sistema di governo che, come prova, sarebbe servito per la sua successiva generalizzazione al resto del Paese nel 1976, dopo la sua approvazione al Primo Congresso del Partito.

Cinque decenni dopo quell’evento, per ricordare la data venne organizzato sul territorio un vasto programma di attività, tra cui eventi culturali e sportivi, scambi con i delegati, visite a musei e luoghi storici, nonché mostre fotografiche e annullo di un francobollo. .

Fu una data, riconoscerà lo stesso Fidel, nella quale “si sono svolte le elezioni più pure della storia del nostro paese, elezioni senza compromessi, senza frode, senza demagogia, senza politica”.

Questi cinque decenni sono serviti a rafforzare quella frase espressa proprio da lui: “Il potere del popolo, cioè il potere”.

 
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