Nella notte di venerdì 28 giugno, fonti della Polizia Nazionale hanno confermato a EL TIEMPO che ieri, intorno alle 21,50, è stato trovato morto Eyver Danilo Poto Pazu, noto leader indigeno del Cauca.
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Il corpo di Poto, secondo il rapporto della polizia, è stato ritrovato sul ciglio della strada nel quartiere El Palo de Calixto e presenta ferite da arma da fuoco in diverse parti del corpo.
Da notare che il rapimento di Poto era stato denunciato il 22 giugno, quando venne intercettato sulla strada El Tierrero, a Caloto (Cauca), apparentemente da due uomini conosciuti con gli pseudonimi di Pájaro e ‘Avelino’, presunti membri del fronte ‘Dagoberto Ramos’‘, struttura facente parte dello ‘Stato Maggiore Centrale’.
Poto è registrato nel database del Ministero degli Interni come membro della riserva indigena San Francisco – Tacueyo, nel comune di Toribío.
Popoli indigeni del Cauca.
Foto:Particolare
I parenti di Poto e i membri della sua comunità hanno lanciato diversi appelli al rispetto della vita di chi chiamano “comune”.
In un comunicato, l’Associazione dei Consigli indigeni del Cauca settentrionale ha respinto l’omicidio di Poto e ha affermato che “Continuiamo ad essere vittime della strategia di aggressione attuata dai gruppi armati contro le comunità indigene, che intimidiscono, rapiscono e uccidono ai membri della nostra comunità, così come è avvenuto anche nel territorio di Miranda il 24 febbraio scorso quando è stato assassinato Florentino Mesa.
Poto è il figliastro del vice ministro per i Popoli Etnici, Nelson Lemus, che finora non si è pronunciato.
Editoriale della Giustizia:
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