Gli scienziati cercano di risolvere i misteri dell’universo… in Vaticano

Nel suo costante tentativo di ottenere risposte sul mondo che ci circonda, il Vaticano e i maggiori scienziati nel campo della cosmologia e della fisica si incontreranno tra 16 e 21 giugno per condividere le loro opinioni su ““buchi neri, onde gravitazionali e singolarità spazio-temporali”. Così la Santa Sede ha definito il tema del congresso che si terrà a Roma Castelgandolfola residenza estiva del Papa.

Si tratta della seconda conferenza dedicata al professore di fisica e sacerdote dell’Università Cattolica di Lovanio, George Lemaître, che ha proposto l’ipotesi dell’atomo primordialeche in seguito sarebbe stata sviluppata come teoria di Big Bang. Con questa figura come asse, il Vaticano cerca di comprendere come fede e scienza si completino a vicenda. Infatti, come indica padre Gabriele Gionti, cosmologo gesuita, vicedirettore della Specola Vaticana e uno dei protagonisti del futuro incontro, sono molte le opinioni della Chiesa nel corso della storia Sono stati nutriti da entrambe le prospettive.

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Al congresso-workshop parteciperanno numerosi specialisti, tra cui due vincitori del premio Nobel– che dibatteranno ampiamente su temi che spaziano dalla tensione nelle misurazioni della costante di Hubble, all’enigmaticità delle singolarità spazio-temporali (comprese Big Bang e buchi neri), alle onde gravitazionali e alla ricerca della gravità quantistica e alle sue connessioni con l’entanglement e fondamenti della teoria quantistica.

Incontro tra scienziati e sacerdoti

Non è la prima volta che astronomia e religione si uniscono per un obiettivo scientifico. Già nel settembre 2023, per esempiola massima istituzione cattolica -il Vaticano- e la più alta istituzione spaziale -La NASA- ha collaborato alla missione per analizzare i campioni di Bennu, un asteroide dal grande potenziale svelare i misteri dell’universo.

In questa occasione, però, la dinamica si baserà esclusivamente sul dialogo: con il sostegno dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), parteciperanno circa 40 scienziati, tra cui Adam G. Riess e Roger Penrose, entrambi Premi Nobel per la Fisica rispettivamente nel 2011 e 2020, oltre ad altri 150 studiosi che parteciperanno. Si collegheranno alla conferenza online. E da parte della Santa Sede non mancheranno i fratelli Guy Consolmagnoplanetologo direttore della Specola Vaticana e Don Matteo Galavernicosmologo alla Specola, tra gli altri.

cercare risposte ai misteri dell’Universo

Qual è la vera natura dello spazio e del tempo? Come conciliare le leggi della meccanica quantistica con la relatività generale di Einstein che governa il comportamento del campo gravitazionale nei primi istanti dell’universo, il Big Bang? Questi alcuni dei temi che verranno dibattuti al congresso, per i quali “l’obiettivo è la verità”come espresso dal planetologo Consolmagno per il notiziario vaticano.

Pertanto, oltre a estrarre spunti fruttuosi per continuare a indagare le incognite precedentemente sollevate, il convegno mira a mantenendo viva l’eredità di Lemaîtreun chiaro esempio di come fusione tra scienza e fede Può portare a grandi scoperte capaci di avvicinarci a una comprensione più precisa dell’universo e delle sue origini.

 
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