dodici recite nell’Euro e meno di un minuto per intervento

ROberto Rosetti ha fatto il punto su quanto accaduto nella fase a gironi rispetto al mondo arbitrale. Uno degli aspetti che l’italiano ha evidenziato è il aumento dei cartellini gialli da 98 negli Europei precedenti a 166, causati in gran parte dai cosiddetti falli tattici e che hanno portato ad una reprimenda. In totale 35 contro gli 8 dell’appuntamento precedente. Per quanto riguarda i cartellini rossi si registra un leggero aumento, passando dai due degli Europei precedenti ai tre.

Uno degli aspetti in cui si è evoluto il calcio in questo Europeo è la velocità nella decisione delle giocate dubbie, soprattutto quelle che si riferiscono alla rilevazione del fuorigioco. “Ne siamo molto contenti. “Ci stiamo muovendo verso un calcio più veloce e dinamico”. Il tempo medio impiegato nella rilevazione del fuorigioco è di 53 secondi e il minuto e diciannove secondi spesi in Champions League.

La palla magica

Il VAR è intervenuto 12 volte. In sette di essi il gol è stato annullato, cinque per fuorigioco, uno per aver toccato la palla con la mano (il pallone magico dell’Adidas è stato fondamentale in questo) e un altro per fallo dell’attaccante. Un rigore annullato, un altro cambiato per un fallo fuori area, un errore d’identità in un’ammonizione, un rigore ripetuto.

Per quanto riguarda il tempo di gioco, i numeri sono molto simili a quelli del 2021. Dai 60′ 30” di tre anni fa, ora un minuto è caduto nel dimenticatoio, ma è ancora più di due minuti di gioco rispetto al 2016.

Uno degli aspetti che Rosetti ha sottolineato è l’uso della tecnologia. “Non sempre funziona, ma a volte funziona, proprio come il gol è stato annullato perché a il giocatore ha precedentemente toccato il giocatore con la mano“, sottolinea il funzionario arbitrale della UEFA. Egli ha anche lasciato intendere che i giocatori hanno capito cosa ridurre le proteste all’arbitro. “Le spiegazioni verranno date solo ai capitani e i giocatori sembrano capirlo, anche se questo non significa che non possono parlare”.

Gil Manzano, arbitro principale di Francia-Austria e che ha servito anche come quarto in un’altra partita, non gioca più agli Europei, così come Hernández Hernández, che è stato in Germania come VAR. Il caso Negreira e alcune scene vissute la scorsa stagione hanno lasciato il segno, oltre al ritiro di alcuni arbitri con un cartello in UEFA e FIFA come Del Cerr e Mateu Lahoz.

 
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