Il tifoso ritrova il calcio in un Europeo che supererà il record di biglietti e presenze negli stadi | Coppa degli Europei Germania 2024

Il tifoso ritrova il calcio in un Europeo che supererà il record di biglietti e presenze negli stadi | Coppa degli Europei Germania 2024
Il tifoso ritrova il calcio in un Europeo che supererà il record di biglietti e presenze negli stadi | Coppa degli Europei Germania 2024

Sulla Karplatz di Düsseldorf, un italiano sembra fare il giocoliere con una palla di schiuma con cui sfida qualsiasi tifoso che indossi una maglia che non sia azzurra. Pochi metri più in là, anche i camerieri bilanciano i loro vassoi tra gli alti tavoli di legno dove i boccali di birra, le salsicce e le prominenti polpette tedesche rivelano una numerosa e giocosa competizione internazionale che si regola tra drink e canzoni di animazione identitaria.

Basandosi sulla domanda e sulla vendita dei biglietti, la UEFA dichiara che questa Coppa dei Campioni è sulla buona strada per battere il record di 2.427.303 tifosi che hanno frequentato gli stadi francesi nell’edizione 2016. Poco prima della conclusione del sorteggio di 24 partecipanti, la richiesta di biglietti era già alta a 50 milioni. La UEFA ha venduto 2,3 milioni di posti prima dell’inizio del torneo. Successivamente ha messo in vendita una prima ondata di 93.147 che aumenterà con il passaggio delle qualificazioni che iniziano oggi con Italia-Svizzera (18:00, TVE) e Germania-Danimarca (21:00, TVE).

Dopo l’Euro Cup multi-sede del 2021 che ha ampliato il torneo ai quattro punti cardinali del continente, con le restrizioni pandemiche ancora prevalenti nella maggior parte dei paesi organizzatori. Dopo l’impostura che ha popolato di tifosi finti gran parte degli spalti dei lussuosi stadi dei Mondiali in Qatar, gli appassionati di calcio fanno rivivere in questo Europeo il tradizionale purismo della loro modus vivendi. In qualche modo, e nonostante i problemi inflazionistici che aumentano i costi di vitto e alloggio, si può dire che il tifoso ha recuperato il calcio in una grande competizione.

In Germania, nel cuore della vecchia Europa messa a dura prova dalla guerra in Ucraina, dalla distruzione israeliana di Gaza, dal terrorismo islamico e dall’ascesa dell’estrema destra, la dimensione sociale del calcio ha generato quella particolare oasi ricreativa che da sempre è emersa per i tifosi. nelle principali competizioni per nazionali. I tifosi riempiono gli stadi senza bisogno di sovvenzioni da parte del comitato organizzatore, le stazioni centrali sono alveari di nomadi del calcio che saltano di città in città seguendo le loro squadre e i centri storici delle città ospitanti diventano crogioli di nazionalità che cromano il terrazze e marciapiedi di Berlino, Monaco di Baviera, Stoccarda, Amburgo, Dortmund, Colonia, Lipsia e Francoforte.

Il proliferare dei kilt è uno degli elementi più caratteristici e pittoreschi dei paesaggi di questo Europeo. Alla periferia del Wesfalenstadion di Dortmund, Tommy, uno scozzese sulla quarantina, sembra aver avuto il sole roseo sulle guance e sui polpacci. “Veniamo da Edimburgo, siamo un gruppo di otto che ha scelto Dortmund perché ci sono altre sedi nelle vicinanze. Andiamo alle partite della Scozia e compriamo i biglietti per gli altri qui e nella zona. Resteremo lì fino ai quarti, è la nostra vacanza”, dice mentre si calma la gola con una lattina di birra presa da un frigorifero di campagna.

I supermercati sono un altro punto di ritrovo molto frequentato per l’acquisto di cibi e bevande da parte degli appassionati meno abbienti. Un terzo della prima birra consumata in uno qualsiasi di quelli affollati fanzone oppure nei chioschi sotto gli stadi può arrivare fino a nove euro perché il bicchiere lo paghi tre euro rimborsabili con la sua restituzione. Gli hotel registrano un’elevata occupazione, nonostante in molte strutture i prezzi siano raddoppiati e triplicati. Anche i campeggi installati nei boschi alla periferia delle città ospitanti hanno aumentato notevolmente il loro numero di utenti.

Senza la distanza e i costi elevati del viaggio in Qatar e senza la necessità di percorrere il continente da un capo all’altro come in Euro 2021, i tifosi si godono questa festa gastronomica e anche turismo culturale, per chi vuole, che si svolge in un Euro Cup o in una Coppa del Mondo. “Siamo venuti a festeggiare il cinquantesimo anniversario della nostra azienda agricola e siamo felicissimi. La gente sembra volersi divertire, usciamo quasi tutte le sere e non abbiamo mai visto una rissa. Speriamo che gli ultras non rovinino tutto”, augura David, giornalista di Burgos. Finora la sicurezza, con un alto numero di poliziotti in borghese infiltrati tra i tifosi, ha evitato scene di violenza oltre ad alcune risse subito sedate. Sotto questo aspetto, per il momento, i tifosi hanno recuperato anche il calcio.

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